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Picchiato dai bulli per anni a scuola elementare a Grosseto, Ministero condannato al risarcimento

Secondo quanto ricostruito, i l bambino veniva preso di mira tutti i giorni dai compagni che sistematicamente lo picchiavano e offendevano. Proprio durante un pestaggio, avvenuto quando il bimbo aveva 10 anni, sono arrivati a fratturargli una mano. A questo punto le indagini e il ricorso al Tribunale civile.
A cura di Antonio Palma
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Per la prima volta in un caso di bullismo in classe, è stata riconosciuta dal tribunale la ripetitività delle condotte contro un piccolo alunno e con essa la responsabilità di chi doveva controllare e non lo ha fatto. Una sentenza primo grado del tribunale civile di Firenze infatti ha condannato il Ministero dell’Istruzione al pagamento del risarcimento danni nei confronti della piccola vittima di bullismo sia per danni fisici sia per quelli morali. Il caso riguarda un bambino che frequentava una scuola elementare di Grosseto e che per anni è stato sottoposto ad angherie e vere e proprie violenze fisiche da parte dei compagni in quanto disabile con un grave problema fisico di deambulazione.

Il ragazzino, che oggi è adolescente, ha sopportato per anni in silenzio le prepotenze e gli atti di bullismo quotidiano fino quando le violenze non lo hanno costretto a ricorrere alle cure ospedaliere del pronto soccorso ed è venuta fuori la drammatica vicenda di soprusi. Come riporta Il Tirreno, i fatti risalgano a diversi anni fa e sono andati anti almeno dal 2012 e fino al 2016 quando i genitori hanno scoperto tutto e deciso di agire per vie legali, promuovendo una causa contro la scuola. Secondo quanto ricostruito, i l bambino veniva preso di mira tutti i giorni dai compagni che sistematicamente lo picchiavano e offendevano durante le pause delle lezioni, a ricreazione, e anche fuori dalla scuola. Non solo insulti, ma anche botte con calci e pugni.

Proprio durante un pestaggio, avvenuto quando il bimbo aveva 10 anni, sono arrivati a fratturargli una mano. In ospedale, però, i medici si resero conto che non poteva trattarsi di una caduta ma di violenza. Ai medici il piccolo raccontò che quelle ferite derivano dalle botte subite dai compagni di scuola facendo scattare le indagini. Ora la sentenza del Tribunale che ha condannato il ministero al pagamento di 95mila euro di danni alla famiglia. “Si parla di bullismo e non di lesioni a scuola. Fortunatamente, almeno per il momento, è stata fatta giustizia" ha spiegato l’avvocato Serena Iazzetta. Per la famiglia però la vicenda processuale continua visto che l'assicurazione dell'istituto scolastico delegata al pagamento dei danni ha deciso di ricorrere in appello a differenza del ministero che ha accettato la pronuncia.

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