Picchiano e sputano sulla compagna disabile: ora i bulli assisteranno gli handicappati

Un periodo di lavoro in istituti specializzati nella cura delle persone disabili. Disabili proprio come la loro compagna di classe che umiliarono, malmenandola e sputandole addosso, in una scena ripresa coi telefonini e poi fatta circolare su Facebook e WhatsApp. È questa la richiesta fatta dal pm Luigi Mastroianni al giudice del tribunale dei minori di Torino per i quattro studenti, tre ragazze e un ragazzo sedicenni all'epoca dei fatti, dell'istituto alberghiero "Giulio Pastore" di Varallo Sesia, nel Vercellese. Tutti e quattro i ragazzini sono accusati di ingiurie e percosse dopo la denuncia da parte dei carabinieri. Sulla richiesta dell'accusa il giudice si è riservato di decidere.
A questo punto è molto probabile che gli studenti dovranno pagare le loro responsabilità lavorando in istituti specializzati per handicappati. La vicenda risale ad un anno fa: in tre, due ragazze e un ragazzo, compagni di classe e tutti sedicenni, prendono a calci e pugni e ricoprono di sputi una ragazzina, mentre una terza ragazza riprende tutto col telefonino, per poi "postare" il video su Whatsapp e su Facebook, triste tendenza del bullismo 2.0. Nel filmato (immediatamente fatto sparire dalla Rete) si vede chiaramente anche l’insegnante: si avvicina alla vittima e prova ad allontanare gli aggressori. Poi va via, lasciando campo libero a un' altra ragazza, che sputa in faccia alla malcapitata in lacrime. "Guardi, mi sputano", dice la vittima rivolgendosi probabilmente all'insegnante. Per questo la donna è stata sospesa per venti giorni. Per i bulli invece erano state previste punizioni "differenziate", decise dal consiglio di istituto diretto da Silvano Gardinale, a seconda del loro andamento scolastico e della condotta dimostrata da inizio anno. Per due di loro era così arrivata la sospensione fino a fine anno, per gli altri due per due mesi.