video suggerito
video suggerito

Perde la voce a causa di un raro ingrossamento della tiroide, operata a Bari: “Si era esteso nel torace”

Al Policlinico di Bari, grazie a un complesso intervento di tiroidectomia, è stato rimosso con successo a una paziente di 65 anni un gozzo plongeant (o endotoracico) di circa 7 centimetri. Si tratta di una rara forma di ingrossamento della tiroide che si era estesa nel torace e, a causa della compressione delle strutture circostanti, la paziente aveva perso la voce.
A cura di Eleonora Panseri
0 CONDIVISIONI
I medici che hanno realizzato l’operazione a Bari.
I medici che hanno realizzato l’operazione a Bari.

Aveva sviluppato una rara forma di ingrossamento della tiroide che si era estesa nel torace e, a causa della compressione delle strutture circostanti, una donna di 65 anni aveva perso la voce.

Grazie a un complesso intervento di tiroidectomia, realizzato al Policlinico di Bari, il gozzo plongeant (o endotoracico) di circa 7 centimetri è stato rimosso con successo. All'operazione hanno partecipato le équipe dell’Unità operativa di Otorinolaringoiatria e di Cardiochirurgia.

Come si legge in una nota dell'ospedale, da circa 5 anni la paziente aveva notato una massa nella parte anteriore del collo e un calo della voce. Il problema era causato dalla pressione esercitata dal gozzo sul nervo che controlla l'emissione della voce.

I gozzi plongeant o endotoracici sono rari: solo in una piccola parte (1-8%) è necessario un intervento che coinvolge anche il torace, come in questo caso.

“Gli accertamenti radiologici – ha spiegato il dottor Luigi Madami, otorinolaringoiatra che ha eseguito l’intervento nell’Unità operativa diretta dal professor Nicola Quaranta – hanno mostrato che la tiroide era ingrandita e si estendeva nel mediastino (la parte alta del torace), spingeva la trachea verso sinistra".

Il dottor Madami ha spiegato anche che erano presenti piccoli noduli e calcificazioni. L’intervento di rimozione della tiroide (tiroidectomia) è stato eseguito aprendo parzialmente lo sterno e realizzato grazie alla collaborazione multidisciplinare con i cardiochirurghi.

“Si è trattato di un intervento delicato per la posizione del gozzo e per la vicinanza a strutture importanti – ha concluso l'otorinolaringoiatra –. Il lavoro di squadra tra specialisti di diverse discipline è stato determinante per la buona riuscita dell’intervento".

A quanto si apprende, la paziente è stata dimessa pochi giorni dopo l'intervento senza complicazioni.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views