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La morte di Liliana Resinovich

Perché sono stati richiesti nuovi esami sulle scarpe di Liliana Resinovich e cosa c’entrano le tracce di gesso

Nell’ambito dei nuovi accertamenti richiesti dalla Procura di Trieste sul corpo di Liliana Resinovich, saranno effettuati rilievi sulle scarpe della 63enne. Durante la perizia della Dr.ssa Cattaneo, infatti, erano emerse tracce di terriccio compatibili con il suolo del boschetto dell’ex Opp dove è stata trovata morta, ma anche tracce di gesso. “Esami che potrebbero dove è stato il corpo di Lilly prima del rinvenimento”.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Liliana Resinovich
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Ancora accertamenti per ricostruire cosa sia accaduto a Liliana Resinovich, scomparsa il 14 dicembre del 2021 e trovata morta il 5 gennaio 2022 nel boschetto dell'ex Opp di Trieste. Le indagini legate al decesso della 63enne stanno arrivando agli atti decisivi: la perizia della Dr.ssa Cattaneo risalente al febbraio del 2024 ha escluso il suicidio, ponendo l'accento sulla possibilità che la donna sia morta per mano di terzi. A distanza di 4 anni è indagato per l'accaduto il marito di Resinovich, Sebastiano Visintin, che si è sempre dichiarato estraneo ai fatti.

Sul corpo della 63enne sono state ora ordinate dalla Procura di Trieste nuove verifiche e in occasione dell'assegnazione dell'incarico ai periti, la difesa di Visintin ha chiesto l'incidente probatorio. Poco si sa sul suo svolgimento per quanto riguarda gli accertamenti da compiere sul cadavere di Resinovich, ma per adesso è certo che Claudio Sterpin, amico e presunto amante 86enne della donna, sarà ascoltato il 23 giugno. 

Liliana Resinovich
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Nel frattempo la Procura ha ordinato nuovi accertamenti medico legali, genetici, merceologici e dattiloscopici. In particolare si concentreranno sulla suola delle scarpe della 63enne. "Si tratta di verifiche che potrebbero raccontarci dove sia stata Liliana prima del ritrovamento del cadavere" ha sottolineato a Fanpage.it Gabriella Marano, consulente di Sergio Resinovich. Perché, come spiega la stessa Marano, i primi accertamenti botanici effettuati sulla suola delle scarpe della 63enne hanno evidenziato la presenza di terriccio compatibile con il boschetto dove il cadavere è stato ritrovato il 5 gennaio 2022, ma anche tracce di gesso, non individuate sul resto dei vestiti.  

"Riteniamo che Liliana sia morta il 14 dicembre, ma che il suo cadavere non sia rimasto nel boschetto fino al 5 gennaio e che vi sia stato portato in un momento successivo" ha continuato Marano, affermando che di fatto la nuova perizia potrebbe fornire dettagli su dove sia stato tenuto il corpo della 63enne prima del ritrovamento.

Un'indagine, quindi, sul percorso fatto da Liliana quando era già morta. Ad effettuare questi accertamenti saranno per la Procura il Dr. Francesco Boscutti, esperto botanico, e per la difesa di Sergio Resinovich la Dott.sa Marisa Vidali.

Oltre alle verifiche sulle suole delle scarpe, sono stati richiesti esami genetici, merceologici e dattiloscopici. Un approfondimento merceologico è previsto per il cordino del sacco della spazzatura nella quale era avvolta Resinovich: servirà a capire come è stato tagliato ed eventualmente la compatibilità del taglio con una delle lame sequestrate durante la perquisizione in casa di Visintin.

Per gli esami dattiloscopici invece sarà analizzata l'impronta guantata trovata su uno dei sacchi della spazzatura che avvolgevano la salma della 63enne. Altre verifiche avranno come oggetto la fibra di tessuto giallo trovata sul corpo e i peli estranei rinvenuti sul pube della donna.

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