Perché la terza dose del vaccino covid sarà molto probabile

Gli italiani molto probabilmente dovranno sottoporsi anche a una terza dose del vaccino anti covid, quella che ci metterà in sicurezza anche dalle varianti covid che stanno emergendo. Lo ha spiegato il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, secondo il quale anche se "La situazione è in costante miglioramento” non bisognerà abbassare la guardia in alcun modo contro il coronavirus. “Dobbiamo monitorare le varianti. E sarà molto probabile un booster, una terza dose dei vaccini" ha spiegato Brusaferro in un'intervista a ‘Il Messaggero'. “L’ipotesi che debba esserci una terza dose è molto seria, gli studi sono in corso m al momento non possiamo dire ancora quando si dovrà ricevere questa terza somministrazione”, ha annunciato poi il presidente dell’Iss.
Studi di Pfizer e Moderna su terza dose di vaccino
Di terza dose del vaccino si discute già da tempo e tutte le principali aziende farmaceutiche che hanno prodotto un antidoto al covid-19 hanno avviato ricerche e test sulla terza dose che in genere dovrebbe arrivare dopo l’esaurimento dell’effetto delle prime due dosi cioè dopo circa dieci–dodici mesi. Sia Pfizer che Moderna nei giorni scorsi hanno annunciato che il loro richiamo del vaccino anti Covid, già allo studio da inizio anno, ha generato una promettente risposta immunitaria contro le varianti brasiliana e sudafricana. Moderna sta testando una dose di richiamo da 50 microgrammi in individui già vaccinati e ha comunicato che i primi risultati sono molto promettenti. “Abbiamo i dati che dimostrano la copertura immunitaria a sei mesi, dobbiamo osservare i successivi sei mesi e potrebbe essere possibile una terza dose “booster”” spiegano invece da Pfizer. Tra le ipotesi per il futuro anche quella della possibilità di un vaccino anti covid annuale da modificare in base a possibili varianti del coronavurs e da inoculare come quello per l’influenza ma per ora non ci con studi in merito
Vaccinare anche i minori per avere immunità di gregge
Ad ogni modo per tutti è “importantissimo, laddove è raccomandato, continuare a usare la mascherina” e a tenere comportamenti corretti come l’igiene, ha sottolineato Brusaferro perché "esiste, per quanto notevolmente bassa, la possibilità di infettarsi nonostante il vaccino”. “Il nostro target, se vogliamo controllare l'epidemia è vaccinare tutta la popolazione. Le fasce più giovani, per il loro stile di vita, sono quelle che hanno una maggiore probabilità di favorire la circolazione del virus. Bisogna spiegare anche ai ragazzi che vaccinarsi è un dovere morale di fronte a questa pandemia. Nessuno è al sicuro fino a quando non lo saremo tutti" ha proseguito Brusaferro ricordando che l’atteso via libera di Ema al vaccino di Pfizer ai 12-15enni è fondamentale perché “ci consentirà di mettere in sicurezza le scuole medie e superiori".