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Covid 19

Per Bassetti la quarta dose del vaccino Covid è un disastro annunciato

L’infettivologo Matteo Bassetti ha spiegato sui social perché secondo lui la quarta dose di vaccino Covid è un disastro annunciato: “Non credo che più del 5% degli italiani e forse anche meno andrà a vaccinarsi nei mesi di luglio e agosto”.
A cura di Ida Artiaco
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La quarta dose di vaccino Covid "è un disastro annunciato, un fallimento annunciato, non credo che più del 5% degli italiani e forse anche meno andrà a vaccinarsi nei mesi di luglio e agosto".

Non usa mezzi termini Matteo Bassetti, infettivologo del San Martino di Genova, per commentare la notizia diffusa ieri dal ministro della Salute Speranza secondo il quale verrà a breve aperta la somministrazione della quarta dose di vaccino anti Covid a tutti gli over 60 e ai fragili di tutte l'età. La decisione è stata presa dopo la raccomandazione arrivata da Ema ed Ecdc sul secondo booster per proteggere contro le forme gravi dell'infezione in un momento in cui la curva dei contagi continua a crescere ovunque in Europa.

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Per Bassetti, come si legge in un post condiviso sulla sua pagina Facebook, "soprattutto la quarta dose viene annunciata nel giorno in cui l'Ema dice che a settembre approverà un vaccino orientato alle nuove varianti, quindi è come se nella stagione influenzale 2022 utilizzassimo il vaccino dell'anno prima. L'annuncio della campagna per la quarta dose è stato un grave errore, abbiamo messo sulla stesso piano sessantenni e novantenni pluricomorbidi, 25 milioni di italiani dai 60 ai 100 anni compresi i fragili dovrebbero fare la quarta dose di vaccino sotto l'ombrellone sulla spiaggia. Oggi non possiamo più fare una misura unica per tutti".

Anche perché, secondo l'infettivologo genovese, "l'immunità di gregge non si raggiungerà mai perché il virus che causa il Covid continua a mutare. Noi l'abbiamo imparata a conoscere con un virus che era sempre lo stesso e con un vaccino che era in grado di ridurre significativamente i contagi e la malattia grave, per esempio quello del morbillo. Però non possiamo usare per Sars-CoV-2 l'espressione immunità di gregge perché è un virus respiratorio che continua a cambiare, mentre l'R0 del morbillo è sempre stato di 18. Dobbiamo ragionare sull'immunità per le forme gravi di malattia Covid e questa l'abbiamo già raggiunta".

Bassetti ha concluso affermando che "tra chi è vaccinato con tripla dose, più i guariti dal Covid una o due volte, ogni volta mettiamo un paletto in più e una difesa in più contro l'autostrada iniziale con cui il virus entrava nei polmoni. Oggi il virus ci entra meno e siamo di fronte ad una immunità contro le forme gravi di malattia Covid, direi 98-99% della popolazione".

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