Peppino Impastato, lo spot delle polemiche trasformato in spot dell’antimafia

Aveva fatto molto discutere nel gennaio scorso il video pubblicitario di un'azienda che produce occhiali, la Glassing, che per veicolare il suo messaggio aveva scelto la figura di Peppino Impastato. Prendendo in prestito le parole di speranza del giovane siciliano ucciso dalla mafia, l'azienda aveva fatto realizzare uno spot in cui pubblicizzava i suoi prodotti. La trovata però non era piaciuta alla famiglia di Peppino né ai tanti sostenitori, che per questo avevano chiesto di rimuovere lo spot. Dopo la denuncia del fatto da parte del fratello di Peppino, Giovanni Impastato, sul web era partita anche una raccolta firme che in poche settimane ha raccolto oltre 63mila adesioni per bloccare lo spot. Ora la glassing ha deciso di rimuovere il proprio video, mentre l'agenzia pubblicitaria che lo ha relizzato ha deciso di modificarlo dedicandolo proprio a casa Memoria di Cinisi che mantiene viva la memoria di Peppino Impastato e dei suoi valori.
Le scuse – Il direttore creativo dell’agenzia, Pasquale Diaferia, ha incontrato la famiglia di Peppino proprio a Cinisi durante un convegno. "Chiedo scusa ufficialmente per non aver chiamato la famiglia chiedendo l’autorizzazione dell’utilizzo dell’immagine di Peppino Impastato" ha spiegato l'uomo, assicurando: "Non avevamo alcuna intenzione di mancare di rispetto a Peppino Impastato, tutt’altro, volevamo che il suo messaggio fosse conosciuto ancora di più. Per questa ragione abbiamo deciso di fare un dono alla famiglia Impastato: lo spot che tanto ha fatto discutere lo abbiamo modificato e adesso è dedicato a casa Memoria". "Abbiamo apprezzato che lo spot sia stato ritirato e accettiamo le scuse” ha affermato invece Giovanni Impastato.