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Pedofilia, maestro di ballo arrestato in Sicilia: denunciato da un’allieva minorenne

Un insegnante di ballo di Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, è stato posto agli arresti domiciliari con le accuse di adescamento di minori, pornografia minorile e corruzione di minorenne. L’uomo ha esplicitamente richiesto un rapporto sessuale con una sua allieva dopo averle inviato video e foto esplicite.
A cura di Davide Falcioni
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Un uomo di Mazara del Vallo – in provincia di Trapani – è stato posto agli arresti domiciliari in seguito a un'ordinanza di custodia cautelare emanata dal Gip del Tribunale di Palermo con le accuse di adescamento di minori, pornografia minorile e corruzione di minorenne. Il magistrato, al momento, non ha ritenuto sufficienti i gravi indizi di colpevolezza in merito alla tentata violenza sessuale aggravata. L'arresto risale al 25 febbraio scorso e a mettere le manette ai polsi del presunto pedofilo sono stati gli uomini della squadra Pegaso della sezione investigativa del commissariato di Mazara.

Il provvedimento arriva al termine di un'inchiesta avviata alla fine dello scorso anno dopo la denuncia sporta da una minore nei confronti dell’uomo, il quale svolgeva la professione di insegnante di ballo nella provincia trapanese. L'indagato aveva in un primo momento conversato con la vittima su WhatsApp, quindi aveva manifestato espressamente il desiderio di avere un rapporto sessuale con lei, spedendole anche fotografie e video sessualmente espliciti. Per finire aveva tentato di avere un contatto intimo con la vittima, approfittando dei rapporti professionali instaurati con la minore, che aveva frequentato fino a quel momento uno dei corsi tenuti dall’insegnante.

Gli agenti del commissariato mazarese, coordinati dalla Procura della Repubblica di Palermo, hanno attentamente esaminato contesto ambientale e circostanze esposte nella denuncia, allargando a 360 gradi le indagini sull’uomo, il quale, per allontanare ogni sospetto da sé e sviare i poliziotti, aveva sporto una denuncia per una presunta clonazione del suo smartphone. Lo stratagemma non è, tuttavia, servito e, martedì scorso l’uomo, allontanatosi dalla provincia trapanese per affari privati, è stato rintracciato dai poliziotti e sottoposto alla misura cautelare restrittiva nella propria abitazione.

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