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Patrizia D’Addario vuole 300mila euro di risarcimento danni

La Procura di Bari ha chiesto la condanna a 1 anno e 4 mesi di reclusione (pena sospesa) e 600 euro di multa per l’avvocato fasanese Salvatore Castellaneta, e ha chiesto il rinvio a giudizio per le altre sette persone imputate nel procedimento sulle escort portate dall’imprenditore barese Gianpaolo Tarantini nelle residenze estive di Silvio Berlusconi.
A cura di Davide Falcioni
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La Procura di Bari ha chiesto la condanna a 1 anno e 4 mesi di reclusione (pena sospesa) e 600 euro di multa per l'avvocato fasanese Salvatore Castellaneta, e ha chiesto il rinvio a giudizio per le altre sette persone imputate nel procedimento sulle escort portate dall'imprenditore barese Gianpaolo Tarantini nelle residenze estive di Silvio Berlusconi da settembre 2008 a maggio 2009. Il difensore di una delle due parti civili costituite, Patrizia D'Addario, ha quantificato in 300mila euro la richiesta di risarcimento danni.

Nella requisitoria l'accusa ha ripercorso alcuni dei 21 episodi contestati, descrivendo, sulla base delle dichiarazioni raccolte durante le indagini e delle intercettazioni, come le ragazze venivano reclutate per partecipare alle feste e poi retribuite per le prestazioni sessuali. Un'associazione per delinquere, ha sottolineato l'accusa, finalizzata allo sfruttamento della prostituzione con lo scopo di concludere affari, come dimostrato dai contatti con i vertici di Finmeccanica. E' lo stesso Tarantini ad aver dichiarato agli inquirenti baresi: "Il ricorso alle prostitute e alla cocaina si inseriva in un mio progetto teso a realizzare una rete di connivenze nel settore della pubblica amministrazione perche' ho pensato in questi anni – diceva – che le ragazze e la cocaina fossero una chiave di accesso per il successo nella societa".

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