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“Papà Alberto Balocco era un ventenne dentro, avanti anni luce”, il ricordo della figlia Diletta

“Mi mancherà condividere con lui le mie piccole conquiste, ma, in qualche modo, so che si farà sentire” ha dichiarato Diletta Balocco.
A cura di Antonio Palma
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Quella lettera al papà morto che Diletta ha letto in pubblico dal pulpito della chiesa durante i funerali di Alberto Balocco hanno commosso tutta Fossano e l’Italia intera perché sono state parole dettate dal cuore e dagli insegnamenti che lo stesso genitore le ha sempre dato e che la giovane è pronta ora a raccogliere per tramandarli a chi verrà dopo.

“Io sono emotiva, a convincermi a leggere la lettera è stato il suo amico d’infanzia che mi ha fatto capire che a papà sarebbero brillati gli occhi. E questo è bastato per tirare fuori il coraggio” ha rivelato Diletta Balocco in una intervista al Corriere della Sera, raccontano di un padre generoso, visionario e sempre ottimista.

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"Abbiamo avuto la fortuna di essere parte della tua esistenza: la persona migliore che potessimo incontrare. La fortuna è il sentimento che proviamo adesso, nonostante tutto. Resti il nostro motore, ovunque guardiamo vediamo te. Ci hai dato tutto e sei il nostro orgoglio. Tocca a noi ora dimostrati che possiamo fare tutto quello che ci hai insegnato" aveva detto Diletta nel giorno dell’addio al padre Alberto Balocco, presidente dell’omonimo gruppo dolciario ucciso venerdì da un fulmine, con l’amico Davide Vigo. Un concetto ribadito ancora una volta e che rende ancora più amara la prematura scomparsa dell’imprenditore.

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“Come diceva lui, era un ventenne dentro, la sua testa era avanti anni luce e questo lo rendeva un padre ancora più speciale” ha rivelato Diletta, ricordando: “Oltre a essere padre, era anche il nostro migliore amico, aveva sempre le parole giuste. Sapeva immedesimarsi nei nostri punti di vista, seppure appartenessimo a una generazione ben diversa dalla sua. Amava allo stesso modo la musica anni Settanta e le serie Netflix, adorava circondarsi dei nostri amici, fare festa con noi era la cosa che più lo rendeva felice”.

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“Non vedevo l’ora di raccontargli le mie piccole conquiste, perché era capace di rendere motivo di orgoglio anche quelle più insignificanti” ha proseguito la figlia di Alberto Balocco, concludendo: “Mi mancherà condividere con lui tutto questo, ma, in qualche modo, so che si farà sentire”.

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