Palpato a una festa, comandante della polizia locale di Venezia: “Dopo 62 anni capisco le donne”

"Dovevo arrivare a quasi 63 anni per comprendere cosa prova una donna molestata". Inizia così il post pubblicato qualche giorno fa su Facebook dal comandante generale del corpo della polizia locale di Venezia, Marco Agostini, dopo essere stato palpato da sconosciuti a una festa.
"Io per interrompere la cosa ho scelto di allontanarmi velocemente dall’evento a cui partecipavo sempre mantenendo il sorriso sulle labbra e di non fare una piazzata solo per rispetto della divisa che indosso, ma la tentazione è stata forte", ha aggiunto il comandante.

Agostini, raggiunto da Il Gazzettino, ha confermato la storia. "Sì, mi hanno palpato il sedere. Più volte", ha detto al quotidiano il comandante. La sera di sabato 2 settembre il 62enne era tra gli invitati alla sfilata di "re Giorgio" all'Arsenale, indossando l'alta uniforme, visto che nell'invito all'evento era richiesto il black tie, l'abito formale. Le molestie sarebbero avvenute, secondo quanto ricostruito dal giornale, quando i presenti si sono spostati nella sala allestita per la festa post sfilata.
"Durante il cocktail ero con il sindaco e altri, stavamo parlando, tutt’attorno la calca era notevole quando ad un certo punto mi hanno palpato il sedere", ha spiegato Agostini, aggiungendo: "La prima volta ho fatto finta di niente, pensavo a un errore. Poi una seconda, su cui ancora ho sorvolato. E poi un’altra e un’altra. In tutto cinque". A toccare il comandante, secondo quanto raccontato dallo stesso, sarebbe stato un giovane 20enne.
Agostini ha poi deciso lasciare il posto immediatamente. "Mi dispiace di essermi allontanato senza dare spiegazioni, stavo parlando con il sindaco e altre persone, ma non potevo tollerare altro e non volevo fare scenate, quindi non restava che andarsene", ha detto ancora il comandante, che conclude: "Adesso ho capito cosa prova una donna quando viene molestata, quando le palpano il sedere. L’ho capito solo ora e alle donne va tutta la mia solidarietà".