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Palermo, scoperta la truffa della finta dieta: mille vittime e dodici dietologi abusivi denunciati

Dodici dietologi e nutrizionisti abusivi palermitani sono accusati di  associazione a delinquere finalizzata alla truffa e di esercizio abusivo della professione: hanno somministrato piani alimentari a oltre mille pazienti intascando oltre 135mila euro, ma non avevano nessuna autorizzazione per farlo.
A cura di Davide Falcioni
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Prescrivevano diete e piani alimentari senza avere nessun titolo per farlo: nei guai sono finiti dodici dietologi e nutrizionisti abusivi accusati di  associazione a delinquere finalizzata alla truffa e di esercizio abusivo della professione: nei loro confronti i finanzieri del comando provinciale di Palermo hanno eseguito il sequestro preventivo di 135 mila euro. L'operazione, denominata "Light Diet", era scattata nell'ottobre 2018 e già nel novembre dello stesso anno gli uomini delle fiamme gialle avevano sequestrato la sede dell'associazione “Tra Sole e Luna – Amici della natura”, con sede a Cruillas di Palermo e gestita da G.A., messinese di 69 anni.

Le indagini svolte hanno permesso di ipotizzare l’esistenza di un vincolo associativo stabile, risalente almeno al 2013, fra G.A., i due figli e altre nove collaboratrici, finalizzato alla truffa e all'esercizio abusivo della professione di dietologo, nutrizionista e dietista. I dodici hanno avuto in carico ben 1.090 pazienti, cinquantacinque dei quali minorenni, che si erano affidati alle prescrizioni alimentari dello studio. I "pazienti" pagavano una cifra di 50 euro, all'apparenza come quota associativa e, dopo una preliminare visita, ricevevano veri e propri piani alimentari, seguite poi da visite di controllo. Nello studio, oltre alle diete, venivano indicati anche alcuni integratori alimentari di origine statunitense, venduti dagli indagati tramite il noto sistema del multi-level marketing. Il sequestro preventivo di 135 mila euro corrisponde, secondo l'autorità giudiziaria, alla somma di profitto ricavata sia dalle quote associative sia dalla vendita degli integratori.

A sporgere denuncia sono stati diversi pazienti che si sono sentiti truffati per essere stati convinti che G.A. e le sue collaboratrici fossero professioniste del settore regolarmente abilitate. Tra questi, alcuni hanno dichiarato di essere stati indotti addirittura a sostituire farmaci loro prescritti con gli integratori proposti dagli indagati.

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