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Palermo, muore con il figlio dopo il cesareo: i familiari di Candida chiedono giustizia

Candida Giammona è morta in seguito al parto cesareo con il quale avrebbe dovuto dare alla luce il suo secondo figlio Leon, deceduto poche ore dopo di lei. “L’utero si è rotto, era imprevisto e imprevedibile” ha fatto sapere la clinica che ha espresso la sua vicinanza ai familiari. Nel frattempo, i parenti di Candida chiedono giustizia.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Dopo la morte di Candida Giammona con il figlioletto Leon, appena venuto alla luce tramite parto cesareo, la Procura di Palermo ha deciso di indagare. La cartella clinica della giovane mamma di 39 anniè stata sequestrata e sulla donna potrebbe essere disposta l'autopsia. Una vera e propria tragedia quella che ha investito Candida e la sua famiglia: secondo i parenti, infatti, la donna non soffriva di alcun disturbo. La madre della 39enne avrebbe tentato il suicidio per il dolore. Un altro figlio l'ha salvata per poco. I familiari ora chiedono giustizia, convinti che il personale della clinica abbia delle responsabilità.

Dalla casa di cura, però, assicurano di aver fatto tutto il possibile. In seguito alla notizia, tramite una nota scritta, l'avvocato Massimo Cocilovo, consigliere d'amministrazione della clinica palermitana, ha fatto sapere che "il personale sanitario ha tentato in ogni modo di salvare la vita della paziente e del suo bambino. I decessi si ritiene siano stati determinati da un evento imprevisto ed imprevedibile. Ci affidiamo con piena fiducia alle verifiche della magistratura.

Candida e la sua vita da mamma

Candida era laureata in Scienze della formazione ed era sposata. Con il marito gestivano un'officina per le moto, delle quali lei era sempre stata una grande appassionata. Si erano spostati circa 4 anni fa e da lui aveva avuto una figlia. Leon sarebbe stato il più piccolo della casa ma poi sia la sua vita che quella della madre si sono spente nella stessa clinica in cui era nata la prima figlia senza alcun problema. I medici si sarebbero accorti in sala parto che l'utero della donna si era rotto.

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Nonostante il taglio cesareo fatto d'urgenza, le sue condizioni di salute diventano disperate. I familiari dichiarano di non aver avuto informazioni fino a quando il corpo di Candida non passa nel corridoio del reparto su una barella e viene caricato in ambulanza. A quel punto, viene trasportata al Buccheri La Ferla ma per lei c'era ormai già poco da fare. Per il piccolo è stato inutile il trasporto d'urgenza al Civico subito dopo il parto: si è spento poco dopo la sua mamma, ad appena qualche ora di distanza.

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