Palermo, barbiere abusivo esercitava nei bagni dei vigili urbani: “Non sapevamo nulla”

Un salone da barbiere sistemato alla meno peggio con una semplice sedia e qualche prodotto appoggiato sul lavandino ma con tanto di orario in bella mostra sulla porta nei bagni dei locali dei vigili urbani di Palermo. È quanto ha denunciato un esposto anonimo arrivato alla Procura del capoluogo siciliano con tanto di foto del barbiere all’opera, pubblicata dal sito "Live Sicilia". Il barbiere è un 47enne disoccupato e padre di due figli che secondo la denuncia esercita la sua attività da anni in un gabinetto all’ottavo piano della caserma della polizia locale, in via Dogali, per di più in una zona interdetta agli estranei, a due passi dalla sala radio. La denuncia ha sorpreso l'amministrazione locale e il sindaco che ha chiesto una relazione urgente sul fatto, ma anche lo stesso comando dei vigili.
"Io non sapevo. Mai visto una barberia all’ottavo piano" ha assicurato infatti il comandante del Corpo dei vilgili, Vincenzo Messina, aggiungendo: " Noi contrastiamo la movida selvaggia, siamo inflessibili per gli immobili abusivi, per le discariche e di certo non possiamo tollerare che avvengano certe cose all’interno del nostro comando". I clienti del barbiere però sono proprio i vigili urbani visto che nessun altro può entrare nell'edificio. A spiegare la questione è lo stesso barbiere preoccupato di poter perdere tutto: "Come faccio a campare due figli adesso? Io sono praticamente cresciuto in caserma. Fino a 10 anni fa qui dentro c’era un barbiere, mio padre. E io lo aiutavo. Poi lui nel 2005 è andato in pensione e hanno chiuso l’esercizio interno. Così mi sono arrangiato occupando il gabinetto dell’ottavo piano. Accontentandomi solo di mance".