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Paga 2 euro per espresso decaffeinato, chiama i vigili e per il bar scatta multa da mille euro

A raccontare la vicenda è stato lo stesso proprietario del locale che, pur non contestando direttamente la multa, parla di situazione assurda: “Nessuno più si scandalizzi se paga un espresso due euro”
A cura di Antonio Palma
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Si è presentato al bancone del bar e ha chiesto un caffè decaffeinato che gli è stato regolarmente servito ma, dopo averlo consumato, al momento del pagamento, sono iniziati i guai perché il cliente ha scoperto di dover pagare due euro. È iniziata così la vicenda che ha portato gli agenti della polizia municipale a sanzionare un locale di Firenze con una multa da ben mille euro. A raccontare la vicenda è stato lo stesso proprietario del locale che, attraverso i social, parla di situazione assurda.

Pur non contestando la multa, infatti, Francesco Sanapo della Ditta Artigianale, critica il modo a cui ci si è arrivati e cioè con la richiesta di intervento del cliente che riteneva il prezzo della tazzina troppo esoso. La multa comminata dalla polizia locale di Firenze infatti riguarda solo indirettamente il costo del decaffeinato perché è stata emessa in quanto il prezzo del caffè non era correttamente esposto.

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“Mi hanno fatto una multa perché hanno pagato il mio espresso 2 euro. Non può passare questa cosa, non può succedere” ha dichiarato il gestore del locale fiorentino, aggiungendo: “Ancora oggi, una persona si indispettisce se paga due euro un decaffeinato (processo di estrazione ad acqua) di una piantagione messicana preparato con molta professionalità dai miei baristi”.

“Non sono qui per discutere la multa, quello verrà fatto nelle sedi competenti e sono pronto a pagare per i miei errori. Sono qui a lottare purché venga dato il giusto valore, sono qui per un’intera categoria e per il futuro della caffetteria e hospitality italiana. Sono qui per far sì che nessuno più si scandalizzi se paga un espresso due euro. È una missione e la porterò avanti a testa alta” ha proseguito Sanapo, contestando inoltre la legge che prevede l’esposizione del prezzo anche sul menu cartaceo oltre che su quello online.

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“Ci si può infastidire così tanto da mobilitare una pattuglia della polizia municipale di Firenze, costretta ad intervenire e trovarci (giustamente secondo una legge datata) in errore, in quanto non esponevamo il prezzo del decaffeinato sul menu esposto dietro banco (presente però nel menu QR code)? Credo che con tutto quello che oggi si somministra nei bar questa legge ha tanto dell’assurdo e andrebbe cambiata, altrimenti il 99,9% di bar e ristoranti sarebbero facilmente in errore” ha sottolineato il commerciante sui social.

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“Non sono uno che usa i social per lamentarsi, ma questa volta hanno toccato un tasto troppo importante per me e per l’intero settore hospitality e in particolare per il mondo caffè/caffetteria. L’idea che questo uomo ora va in giro fiero di sé, credendo di aver dato una lezione, di aver fatto giustizia, questo proprio non mi va” ha concluso.

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