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Padova. Test di matematica al liceo: ma le domande sono su sesso, omosessualità e aborto

Un test di 71 domande somministrate a due classi di seconda del liceo scientifico Nievo, in cui tra le “domande di attualità” c’erano anche quesiti su temi sensibili ed etici quali aborto, omosessualità e comportamenti sessuali. Genitori infuriati.
A cura di Biagio Chiariello
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Ha generato un polverone il test con “domande d’attualità” somministrato a due classi di seconda del liceo scientifico Nievo di Padova. E per “domande di attualità” si intende anche quesiti su temi sensibili ed etici quali aborto, omosessualità e comportamenti sessuali, come evidenzia Il Mattino di Padova. Nello specifico si trattava di un progetto europeo, attivato dall’università di Manchester in collaborazione con l’università La Sapienza di Roma, composto da 71 domande: le prime 30 domande di tipo esclusivamente matematico, le successiva più personali. ‘Sei maschio o femmina’, ‘qual è il tuo cap di residenza’, ‘che lavoro fanno i tuoi genitori’,  e via dicendo.

Alle domande sulla famiglia – scrive Alice Falletti – seguono poi quelle sulle relazioni, che vanno a toccare anche argomenti come l’omosessualità e l’aborto. Su una scala che va da 1 (totalmente in disaccordo) a 6 (completamente d’accordo), si chiede di dire cosa si pensi di affermazioni come: faccio facilmente amicizia con i maschi, non vado molto d’accordo con le femmine, l’omosessualità femminile è un peccato, le lesbiche non vanno bene per la nostra società, è giusto che la donna faccia carriera e l’uomo resti a casa, l’aborto dovrebbe essere perseguito penalmente come una forma di omicidio, e molte altre”.

Molti i genitori che non l’avrebbero presa bene. Sulla questione è intervenuto in maniera decisa Danilo Bassan, componente del circolo Popolo della Famiglia: “È chiaro l’obiettivo di verificare le posizioni di famiglie e ragazzi su questioni etiche che nulla hanno a che fare con la matematica e lo studio delle scienze. Stiamo parlano di ragazzini di 15 anni. La scuola doveva come minimo interpellare i genitori. E poi ci chiediamo, dove andranno a finire questi risultati? Nessuno ne sa nulla”. Secondo Bassan il test potrebbe essere stato somministrato anche in altre scuole, oltre che il liceo Nievo: “Chiediamo ai genitori che ci segnalino se nelle scuole dei loro figli è stato proposto questo test. Il nostro obbiettivo è quello di creare un osservatorio permanente sulla scuola e decidere tutte le iniziative per difendere i nostri ragazzi da queste indebite ingerenze”.

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