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Operato a 13 anni per scoliosi di 117 gradi a Bari. Il chirurgo: “Per Natale in regalo una vita normale”

Francesco, 13 anni, torna a casa per Natale dopo un intervento alla scoliosi al Policlinico di Bari. Il chirurgo a Fanpage.it: “Ha guadagnando 10 cm di altezza e una vita nuova”
Intervista a Dott. Andrea Piazzolla
Chirurgo, direttore dell’uos di Chirurgia Vertebrale del Policlinico di Bari
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Un 13enne operato per una grave scoliosi a Bari adesso è stato dimesso e passerà il Natale con la sua famiglia a casa
Un 13enne operato per una grave scoliosi a Bari adesso è stato dimesso e passerà il Natale con la sua famiglia a casa

Era il regalo più atteso della sua vita, e finalmente lo ha ricevuto dopo aver passato più di un mese in ospedale: ieri Francesco ha festeggiato i suoi 13 anni e oggi torna a casa per Natale dopo essere stato operato per una grave scoliosi. A realizzare questo "miracolo di Natale" è stata l'unità operativa di Chirurgia Vertebrale del Policlinico di Bari.

L’intervento chirurgico è stato eseguito da Andrea Piazzolla, direttore dell’unità: "Gli abbiamo regalato una nuova colonna vertebrale e una nuova vita. Dopo l'intervento è cresciuto di 10 centimetri", racconta a Fanpage.it.

La storia di Francesco e la nuova vita dopo l'operazione per la scoliosi

Le candeline del suo tredicesimo compleanno le ha spente ieri al policlinico di Bari, ma il Natale potrà festeggiarlo a casa dopo 40 giorni di ricovero in ortopedia per un complesso trattamento per correggere una gravissima scoliosi di 117 gradi. L’intervento chirurgico eseguito da Piazzolla, direttore dell’unità operativa semplice a valenza dipartimentale di Chirurgia Vertebrale, gli permetterà di mettere fine a una sofferenza durata anni, con la possibilità concreta di tornare a una vita normale.

Dal dicembre 2020 a oggi, la Chirurgia Vertebrale del Policlinico di Bari ha superato le 300 scoliosi operate, diventando un punto di riferimento non solo per la Puglia, ma per pazienti provenienti da tutto il Sud Italia, come spiega il chirurgo: "Si tratta di un centro scoliosi attivo dal 1972 e dal 2020 abbiamo aperto un reparto dedicato a questa e altre patologie. Qui al Policlinico abbiamo distaccato 8 posti letto dell'ortopedia e creato l'unità di Chirurgia Vertebrale".

Quello di Francesco non è un caso come gli altri: "È rarissimo. Casi a rapida evoluzione come il suo non si vedono tutti i giorni, soprattutto se pensiamo che la scoliosi nel giro di pochi mesi è peggiorata di 30 gradi, passando dagli 87 osservati ad agosto ai 117 di poco prima dell'operazione. Quindi forma di scoliosi aggressiva, con un peggioramento impressionante".

Il chirurgo: "È cresciuto di 10 centimetri dopo l'operazione"

Il chirurgo Andrea Piazzolla
Il chirurgo Andrea Piazzolla

Piazzolla è arrivato nel 2000 al Policlinico e dal 2011 si occupa direttamente di queste problematiche che riguardano adulti e ragazzi. Il caso di Francesco è parso immediatamente diverso dagli altri, sia per la giovane età del paziente – appena 13 anni – sia per l'aggressività della sua scoliosi.

"Il caso ha imposto l'attuazione di un protocollo particolare – spiega Piazzolla – per cui durante i 40 giorni in cui ha vissuto stabilmente in ospedale è stato sottoposto a trazione continua con un sistema speciale chiamato halo. Si tratta di un anello montato intorno al cranio che serve ad allungare il midollo, perché altrimenti non avrebbe retto alla sollecitazione di raddrizzamento dell'intervento. Dopo questa fase c'è stato l'intervento vero e proprio e poi due giorni in terapia intensiva. Oggi finalmente va a casa".

L'operazione ha cambiato la vita di Francesco sotto ogni punto di vista: "Una scoliosi come la sua di 117 gradi crea problemi agli organi interni, e rappresenta anche un grosso problema estetico se pensiamo che aveva una gobba di quasi 5 centimetri dietro la schiena. Dopo l'intervento è cresciuto in altezza di quasi 10 centimetri".

Il percorso però non è ancora terminato: "Noi gli abbiamo regalato una colonna vertebrale nuova, ora lui dovrà imparare a utilizzarla perché è la prima volta nella sua vita".

Le informazioni fornite su www.fanpage.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.
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