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Covid 19

Oms: “Non è il momento di allentare misure, raddoppiare sforzi per contenere il coronavirus”

Per l’Oms, anche se alcuni Paesi in Europa in queste ore intravedono una lieve miglioramento dell’emergenza, “non è il momento di allentare le misure, anzi bisogna raddoppiare e triplicare i nostri sforzi” per sconfiggere il coronavirus. A dirlo Hans Henri P. Kluge, direttore regionale dell’Organizzazione mondiale della Sanità.
A cura di Susanna Picone
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Per la prima volta ieri l’Italia ha registrato meno di mille nuovi positivi al coronavirus, l’incremento più basso in un mese che fa ben sperare sia iniziata la discesa dal picco. Il governo sta iniziando a pensare alla cosiddetta fase due, ma intanto l’indicazione che arriva dalla comunità scientifica resta quella di non abbassare la guardia. Indicazione arrivata anche dall’Oms Europa, secondo cui “non è il momento di allentare le misure”. Anzi, secondo quanto ha detto Hans Henri P. Kluge, direttore regionale dell'Organizzazione mondiale della sanità, “bisogna raddoppiare e triplicare i nostri sforzi” per sconfiggere il coronavirus. Kluge ha sottolineato che se gli Stati Uniti sono ora il primo Paese per casi di contagio, fra i primi dieci Paesi al mondo colpiti dal Covid 19 ben 7 sono europei. "Chiedo a tutti i governi – ha detto – non importa in quale fase essi siano dell'epidemia, di non abbassare la guardia e anzi di rafforzare il loro sforzo in tre aree. Il primo è proteggere i lavoratori del sistema sanitario con training ed equipaggiamento adeguato, il secondo è spegnere il motore dell'epidemia alla fonte e questo va fatto isolando i casi sospetti con misure di isolamento e quarantena e infine è necessario che governi e istituzioni continuino a comunicare con chiarezza e a coinvolgere le comunità nella lotta al virus”. In merito all'andamento dell'epidemia nei vari Paesi europei, Kluge ha sottolineato come in Italia i casi stiano rallentando in modo considerevole.

Non c'è una data per la fase due

"Ieri dopo giorni ho tirato un primo sospiro di sollievo, i numeri hanno iniziato a far vedere una luce, seppure fioca. Abbattuta la barriera dell'1, cioè ora ogni positivo contagia meno di una persona; dobbiamo arrivare a 0,5. Dobbiamo fare qualche altro sacrificio”, le parole del ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, che ha commentato gli ultimi numeri sul coronavirus a "Circo Massimo" su Radio Capital. Boccia ha chiarito che non c’è ancora una data per la fase due, escludendo di fatto per ora una possibile apertura il 4 maggio: "Non è realistico dare date, non sarebbe corretto. Il grado di rischio delle singole attività determinerà i tempi”, ha ribadito.

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