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News sull'omicidio di Rkia Hannaoui a Rovigo

Omicidio Rkia Hannaoui, a sparare sarebbe stato il figlio di 8 anni

Sarebbe a una svolta il caso di Rkia Hannaoui, la donna di Ariano Polesine morta dopo essere stata trovata in fin di vita in casa. A sparare uccidendola sarebbe stato uno dei suoi figli.
A cura di Susanna Picone
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Rkia Hannaoui e la sua casa di Ariano Polesine
Rkia Hannaoui e la sua casa di Ariano Polesine
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Sarebbe stato il figlio della vittima di appena otto anni a uccidere accidentalmente Rkia Hannaoui, la donna marocchina di Ariano Polesine trovata agonizzante in casa lo scorso 28 marzo e che, secondo quanto accertato dall’autopsia, è stata colpita alla testa da un proiettile.

Questa la ricostruzione degli investigatori di quanto accaduto nella provincia di Rovigo. Il bambino, secondo questa ricostruzione, avrebbe usato la pistola del padrone di casa, sarebbe entrato in casa e maneggiando l'arma sarebbe partito il colpo mortale. Sarebbe stato, insomma, un incidente, un drammatico gioco tra bambini finito male.

Secondo una ricostruzione ancora sommaria della vicenda, i due bambini avrebbero scoperto le armi che il vicino di casa teneva custodite all'interno di un capanno adiacente all'edificio. Quindi sarebbero entrati in casa dove, in cucina, il piccolo avrebbe maneggiato la pistola da cui è partito improvvisamente un colpo. Disperati, i due bambini avrebbero poi chiamato il vicino, che era nel suo appartamento, e che a sua volta ha chiesto l'intervento delle forze dell'ordine e del 118.

La casa in cui viveva la vittima (Foto Fanpage.it)
La casa in cui viveva la vittima (Foto Fanpage.it)

La pistola con cui sarebbe stata uccisa la giovane donna era stata ritrovata nella notte in un campo di Ariano Polesine nei pressi della loro abitazione. Come sia finita lì è ancora tutto da accertare: potrebbe essersi trattato di un tentativo da parte del vicino di coprire i due bambini. Attualmente i due piccoli sono con il padre, a casa di uno zio.

L'autopsia effettuata sul corpo della donna ha escluso che il proiettile sia stato sparato a distanza ravvicinata. Il procuratore di Rovigo, Manuela Fasolato, in una nota aveva comunicato che l'esame necroscopico aveva riscontrato un foro d'ingresso nella tempia sinistra, riconducibile al proiettile calibro 22 ritrovato all'interno del cranio della donna.

La casa in cui viveva Rkia Hannaoui (Foto Fanpage.it)
La casa in cui viveva Rkia Hannaoui (Foto Fanpage.it)

Qualche giorno dopo la morte di Rkia Hannaoui suo marito aveva ipotizzato un incidente. Lui quel pomeriggio era al lavoro e ha raccontato di essere uscito alle 13.40, lasciando la moglie a casa con i bambini.

La magistratura ha disposto ulteriori accertamenti di carattere balistico sul calibro e la compatibilità del proiettile con le armi recuperate. Un fascicolo di indagine era stato aperto per omicidio (contro ignoti) dopo che una prima Tac aveva evidenziato la presenza sul capo della donna di un foro compatibile con un colpo di arma da fuoco.

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