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Omicidio Perugia, il papà di Julia: “Alessandro morto per difenderla”

Continuano le indagini sul fatto di sangue avvenuto lunedì notte a Perugia – quando qualcuno ha ucciso un giovane di 24 anni che si trovava in casa insieme alla fidanzata 20enne – e gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi. La ragazza è stata operata e presto sarà dimessa.
A cura di Susanna Picone
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Le indagini sul fatto di sangue avvenuto lunedì notte a Perugia – quando qualcuno ha ucciso un giovane di 24 anni che si trovava in casa insieme alla fidanzata 20enne – continuano e gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi. La ragazza è stata operata e presto sarà dimessa.

Ieri mattina la città di Perugia si è svegliata con un nuovo giallo, un delitto che ha coinvolto un ragazzo di appena 24 anni. Si tratta di Alessandro Polizzi, il giovane è stato ucciso nella casa che condivideva con la fidanzata Julia Tosti, 20 anni. Alessandro è stato raggiunto da due colpi di pistola ed è morto, la fidanzata è stata ferita lievemente, è stata operata e presto sarà dimessa dall’ospedale. Gli investigatori della polizia che indagano sull’omicidio per ora dicono solo che le indagini proseguono a 360 gradi, gli accertamenti vengono condotti con il massimo riserbo. Nelle ultime ore la squadra mobile della questura ha sentito diversi testimoni e svolto accertamenti tecnici ma sull'esito non sono trapelati particolari. Gli investigatori, da quanto si apprende, hanno continuato anche ad approfondire l’episodio dello scontro tra la vittima e un giovane avvenuto all’esterno di un locale nella notte tra venerdì e sabato scorso. E chi ha parlato nelle ore successive all’omicidio di Perugia è stato il papà di Julia Tosti che si è detto vicino ai genitori del fidanzato Alessandro Polizzi e si è augurato che “chi ha compiuto un simile massacro venga preso al più presto”.

La vittima ha difeso la sua giovane fidanzata – Secondo Massimo Tosti la giovane vittima di questo delitto, Alessandro Polizzi, sarebbe stato ucciso per difendere sua figlia Julia. “Alessandro ha salvato la vita a mia figlia – il quotidiano La Stampa riporta le parole del papà di Julia – l’ha difesa. Insieme a lui Julia, dallo scorso febbraio, era rinata. Mentre il suo ex era un tipo violento, che più volte l’aveva picchiata. Lei tornava a casa gonfia e diceva che aveva sbattuto contro la finestra. Poi un giorno s’è confidata con mia moglie. La storia con l’ex è finita per le botte, ma lui non si voleva rassegnare: le ha pure bucato le ruote della macchina che io le avevo regalato”. L’uomo ha detto che sua figlia ha raccontato che nonostante l’assassino avesse il volto coperto la sensazione è quella di sapere di chi si tratta: “Io ho raccontato tutto quello che so alla polizia e vorrei aggiungere che sono pronto a sfidare quel mostro che ha spezzato la vita a un ragazzo di soli 24 anni. Certo, sono felice che mia figlia sia ancora viva, ma mi porterò sempre dentro il peso di Alessandro che l’ha protetta fino a morire”.

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