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Omicidio Ismaele, 17enne sgozzato: al via il processo, amici chiedono giustizia

Prima udienza in Corte d’Assise di Pesaro per l’uccisione di Ismaele Lulli, avvenuta nel luglio 2015 a Sant’Angelo in Vado. Davanti ai giudici due amici della vittima, a cui fu tagliata la gola in quanto “colpevole” di aver avuto un rapporto sessuale con la fidanzata di un altro.
A cura di Susanna Picone
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Per Igli Meta, 21 anni, e Marijo Mema, 20 anni, si è aperto oggi il processo in Corte d’Assise di Pesaro per l’omicidio del diciassettenne Ismaele Lulli, il ragazzo ucciso il 19 luglio di un anno fa in un boschetto di Sant'Angelo in Vado, nelle Marche. I due giovani a processo sono accusati di aver ucciso Ismaele tagliandogli la gola in quanto “colpevole” di aver avuto un rapporto sessuale con la fidanzata di Igli Meta, reo confesso. L'altro imputato, Marijo Mema, è accusato in concorso di aver contribuito a uccidere in maniera premeditata Ismaele in cambio di una partita di droga gratis, promessagli da Igli. Quest’ultimo un mese fa ha cambiato versione e ha accusato Marijo di aver ucciso Ismaele perché lui non ne aveva il coraggio. Entrambi i giovani oggi erano presenti in aula e in aula a Pesaro c’erano anche la mamma della vittima, Debora Lulli, e diversi amici che indossavano una maglietta bianca con la scritta “Giustizia per Ismaele”.

Respinte le richieste di nuove perizie – Il pubblico ministero Irene Lilliu, la difesa e la parte civile hanno presentato le loro prove, i testi e le eccezioni. La Corte, presieduta da Stefano Marinelli, a latere il giudice Elisabetta Morosini, giuria popolare formata da cinque donne e un uomo, ha respinto tutte le eccezioni, tagliando anche il numero di testi che sono stati ridotti in totale a 40. L'avvocato Carlo Taormina, difensore di Igli, ha chiesto alla Corte di far rientrare nel processo l'ex fidanzata Ambera, rimasta sempre teste e ascoltata già in incidente probatorio. Secondo la difesa, la ragazza doveva essere considerata un'indagata e dunque le sue dichiarazioni fin qui rese non potrebbero essere considerate utilizzabili. La Corte ha rigettato questa tesi, accogliendo tutte le dichiarazioni raccolte durante la fase di indagine preliminare. Sono state respinte anche le richieste di nuove perizie. Il processo per l’omicidio di Ismaele Lulli proseguirà il 29 settembre prossimo.

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