Omicidio Emmanuel, il legale di Mancini: “E’ distrutto, ha ematomi su tutto il corpo”

Amedeo Mancini, il 39enne fermato per l'omicidio preterintenzionale con l'aggravante razzista di Emmanuel Chibi Namdi, “ha un grosso ematoma sul costato che gli provoca forti dolori e un'altra ferita ad un braccio che potrebbe essere un morso o una sprangata, oltre a varie lesioni più lievi in altre parti del corpo”. Lo ha detto ai giornalisti l'avvocato, Francesco De Minicis, difensore dell'uomo fermato per l'omicidio del richiedente asilo. Il legale è arrivato all'obitorio di Fermo, dove da poco è cominciata l'autopsia sulla salma del nigeriano. L'esame è condotto dal medico legale Alessia Romanelli e vi assiste anche il perito di parte Elena Mazzeo. Presente come detto anche De Minicis, che dice di aver trovato un Amedeo Mancini "assolutamente distrutto dal punto di vista psicologico".
L’ultra è in stato di fermo. Il legale oggi l’ha incontrato nel carcere di Marino del Tronto. “Il mio assistito – continua – non si aspettava che il pugno sferrato al migrante avesse questo effetto, e colloca l'episodio in un contesto difensivo”. De Minicis ha detto di aver trovato il suo assistito “molto provato” anche perché “a causa del dolore al costato non ha chiuso occhio tutta la notte”. A Marino del Tronto, il detenuto non è in isolamento e condivide la cella con altri carcerati. Nel frattempo, alcuni testimoni avrebbero affermato che Mancini al momento dell’aggressione indossava una t-shirt con un simbolo di una band di estrema destra. “Ma il mio assistito – dice l'avvocato Francesco De Minicis – ha sempre sostenuto di non avere simpatie di destra e di non sapere che quella band avesse quella collocazione politica”. Di lui, oggi il fratello ha detto: "Quando vedeva un negro gli tirava le noccioline”.