Omicidio con balestra, confessa il figlio 25enne: “Non mi dava i soldi”

Alla fine ha confessato tutto alla polizia di Castellammare di Stabia Nicola D'Auria, il 25 enne fermato ieri sera con l'accusa di aver ucciso il padre con due colpi di balestra in casa nella cittadina napoletana. Come ha raccontato il giovane agli uomini del locale commissariato che subito si erano messi sulle sue tracce, l'omicidio del 48enne è arrivato al culmine dell'ennesima lite tra i due sempre per motivi economici. Il rapporto tra i protagonisti di questa tragedia famigliare infatti era ormai fortemente logorato da continue lite tra le mura domestiche e dopo l’ennesima pressante richiesta di denaro del figlio e il rifiuto del padre è arrivato il tragico epilogo.
Un'emorragia fatale – Come hanno ricostruito gli agenti anche con la testimonianza dell'assasino, Nicola dopo il rifiuto drastico del padre che non era disposto ad elargire denaro per spese non indispensabili, preso dalla furia è entrato nella sua camera, ha impugnato una balestra e ha fatto scoccare due dardi. Per il 48enne muratore precario non c'è stato nulla da fare, colpito all'addome è stato trasportato in ospedale ma le profonde ferite gli hanno causato un’emorragia rivelatasi fatale. I medici hanno tentato una rianimazione disperata e anche un intervento chirurgico per circoscrivere l’emorragia ma inutilmente.