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L'omicidio di Alice Neri a Modena

Omicidio Alice Neri, Mohamed Gaaloul indagato per tentata estorsione ad un’altra donna

Mohamed Gaaloul, il 29enne arrestato in Francia in relazione all’omicidio di Alice Neri, è indagato anche per tentata estorsione ai danni di un’altra donna sempre della Bassa Modenese: l’avrebbe minacciata di diffondere video hard se lei non avesse rinunciato ad un credito di duemila euro nei suoi confronti.
A cura di Ida Artiaco
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Mohamed Gaaloul, il 29enne arrestato in Francia in relazione all'omicidio di Alice Neri, la mamma 32enne trovata morta carbonizzata in un'auto nelle campagne di Concordia, nel Modenese, è indagato anche per un altro reato.

È accusato di tentata estorsione ai danni di un'altra donna sempre della Bassa Modenese. Nel corso delle indagini sulla morte di Alice, gli inquirenti sarebbero arrivati ad ipotizzare la tentata estorsione poiché l'uomo avrebbe minacciato la donna in questione di diffondere a parenti e colleghi di lavoro video che ritraevano i due nel corso di rapporti sessuali, qualora la vittima della tentata estorsione non avesse rinunciato ad un credito di circa duemila euro, soldi le stessa gli aveva prestato.

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Non risulterebbe però che Alice Neri e la donna in questione si conoscessero. Risulta invece che sul cellulare di Alice Neri, nelle ore tra la notte e la mattina del delitto, è stata effettuata una ricerca su Google per una località che corrisponde a quella del domicilio di Mohamed Gaaloul, indagato per omicidio volontario e distruzione di cadavere.

Intanto, mentre continuano le indagini sulla morte della 32enne, di cui Gaaloul è il principale sospettato, domani dalle 17 a Ravarino, in provincia di Modena, si terrà una fiaccolata silenziosa in memoria di Alice. Una richiesta fatta da familiari e amici della donna e accolta dalle associazioni della Casa delle donne a un mese dal ritrovamento del cadavere.

Era infatti il 18 novembre quando l'auto data alle fiamme, con all'interno il corpo carbonizzato di Alice, è stato rinvenuto nelle campagne di Concordia. I primi ad essere inseriti nel registro degli indagati sono stati il marito e un collega di lavoro, che era stato tra gli ultimi a vedere la ragazza viva la sera prima. Poi, è arrivata la svolta con l'arresto di Gaaloul in Francia, dove era fuggito, anche se le sue responsabilità sono tutte da accertare.

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