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L'omicidio di Alice Neri a Modena

Alice Neri, un anno fa l’omicidio della 32enne, la mamma: “Il suo femminicidio ridotto a mero gossip”

Un anno fa moriva Alice Neri, la mamma 32enne uccisa nelle Campagne di Fossa di Concordia, dove poi è stata ritrovato il suo corpo carbonizzato. La mamma della giovane vittima ha voluto ricordarla in un’intervista a Fanpage.it: “Il suo è stato un femminicidio, ma è stato ridotto a mero gossip”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Il 18 novembre del 2022, Alice Neri, donna di 32 anni, venne uccisa nelle campagne di Fossa Concordia, nella Bassa Modenese, e il suo corpo fu trovato carbonizzato nel baule della sua auto, diverse ore dopo il delitto. Un anno dopo il femminicidio, Mohamed Gaaloul resta l'unico indagato ed è attualmente in carcere.

In occasione del primo anniversario di sabato, la mamma della giovane, Patrizia Montorso, ha chiesto tramite social di ricordare la morte di sua figlia accendendo per lei un lumino alla finestra.

"Quello che mi preme dire – spiega a Fanpage.it – è che ringrazio tutta quella gente che ha deciso di rispondere al mio appello. Voglio ringraziare tutte le persone, tante o poche che siano, che hanno deciso di regalarmi questo abbraccio e di ricordare così mia figlia. Spesso evito di parlare alla stampa di lei, perché sul suo conto ne ho sentite tante. Ancora oggi ho solo un'idea di quello che possa esserle successo quella notte di un anno fa, ma temo che non saprò mai con certezza cosa è realmente accaduto. L'unico che può dirlo è chi ha compiuto questo delitto".

Alice Neri
Alice Neri

Mohamed Gaaloul resta l'unico indagato per l'omicidio di Alice. Lei è riuscita a farsi un'idea di cosa sia realmente accaduto la notte dell'omicidio?

Di idee me ne sono fatte tante, ma non posso sapere con certezza. Il dubbio può essere risolto solo da chi l'ha uccisa. Su Gaaloul non credo niente, sono una persona come tante. Ho sicuramente delle opinioni e anzi, tutti gli indizi principali portano a lui. È innegabile che sia l'ultimo ad averla vista viva e che si è nascosto dietro a un sacco di menzogne, ha dato tante versioni discordanti. Non sono nessuno per dire con certezza che abbia agito da solo.

Pensa che avesse dei complici?

Mi sembra che abbia raccontato versioni dei fatti molto confuse. Sui complici, come tutti, posso restare solo sul campo delle ipotesi: qualcuno potrebbe averlo aiutato a terminare questo scempio, ma potrebbe anche aver fatto tutto da solo. Probabilmente morirò senza sapere cosa è stato fatto a mia figlia quella notte.

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Continua a vedere Nicholas, il marito di Alice?

Sempre, e vedo mia nipote tutti i sabati. Lui di salute sta bene, ma quello che ha dentro nessuno può saperlo. Mia nipote continuo a vederla e gioco sempre con lei. Solo questo sabato non ci vedremo, perché non mi sento pronta. Il tempo aiuta a diluire il dolore, ma non può aiutare il dolore di una mamma.

Sua nipote le ha mai chiesto di sua madre?

A 4 anni si capiscono tante cose. È passato solo un anno dalla scomparsa di mia figlia, la bimba ora ha 5 anni e quando è a casa con me si ferma spesso davanti alle foto di Alice. La guarda e io resto lì con lei. Quando mi fa qualche domanda, io rispondo. Non voglio che la dimentichi, erano molto legate. Per il resto del tempo cerchiamo di giocare insieme; quella bambina è un po' la mia cura.

Quando sono da sola, invece, vivo in un limbo. Non ho chiuso il cerchio e anche se cerco di riprendermi, basta un attimo per sprofondare nella tristezza e nella malinconia. Credo, purtroppo, che quest'omicidio sia stato ridotto a un caso di gossip.

Cosa intende?

Ci tengo a ricordare, anche con l'iniziativa di sabato, che mia figlia è stata vittima di un femminicidio. Non parliamo di gossip, non possiamo colpevolizzare una ragazza che aveva avuto una relazione extraconiugale o, come preferisco definirlo, che aveva fatto un errore. È stata sempre trattata come una colpevole, mentre l'assassino di mia figlia è diventato vittima. Mi sembra che l'attenzione sia stata spostata su dettagli non fondamentali. Vorrei aggiungere un'altra cosa, se posso.

Alice Neri insieme al fratello
Alice Neri insieme al fratello

Cosa?

Quando una donna decide di passare la serata con qualcuno, questa persona torna sempre a casa sana e salva. Perché una ragazza deve avere paura? Perché non può aspettarsi semplicemente lo stesso? Di mia figlia sono state dette tante cose e io ne ho dovute sentire troppe, ma voglio sempre ricordare che non è a lei che andrebbe fatto il processo.

Qualunque errore possa aver fatto una donna, un essere umano, non esiste un motivo per cui debba subire uno scempio come quello che ha dovuto sopportare mia figlia.

Per questo ha deciso di lanciare un'iniziativa per ricordare Alice nella serata di sabato?

L'ho fatto senza pensare a niente, solo a lei. Un gesto semplice che parte dal cuore di una mamma. E ci tengo a ringraziare chiunque si unirà. In questo momento un abbraccio è importante, anche da parte di persone che non conosco. L'altro giorno una donna che non conosco mi ha mandato un mazzo di fiori per Alice, è stato un bel pensiero.

Prima ha citato la narrazione sui femminicidi che spesso è sbagliata e vittimizza gli uomini. Vuole aggiungere qualcosa?

Quello che ho detto, lo penso per tutte le donne che ogni giorno sono vittime di violenza o vengono uccise per mano di un uomo. Dico sempre a tutti di fare attenzione a puntare il dito. Anche io credevo che quelle che sentivo al telegiornale fossero solo notizie e che certe cose non potessero succedere a me, a noi. Mi sbagliavo e me ne sono accorta nel modo peggiore, purtroppo.

Non è giusto che una donna debba temere di essere uccisa se dice di no a un uomo o se pensa di interrompere una relazione. Tutto questo è una follia che spezza il cuore.

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