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Oggi Peppino Impastato avrebbe compiuto 64 anni, per lui cento passi sul web

Il 5 gennaio del 1948 nasceva Peppino Impastato, l’attivista siciliano ucciso dalla mafia il 9 maggio del 1978. Sul web è vivo il suo ricordo e lo si festeggia, con Radio Cento Passi, con una diretta non stop fatta di interventi sulla libertà di informazione e sulla lotta alla mafia.
A cura di Susanna Picone
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Il 5 gennaio del 1948 nasceva Peppino Impastato, l’attivista siciliano ucciso dalla mafia il 9 maggio del 1978. Sul web è vivo il suo ricordo e lo si festeggia, con Radio Cento Passi, con una diretta non stop fatta di interventi sulla libertà di informazione e sulla lotta alla mafia.

Il 5 gennaio del 1948 nasceva Peppino Impastato, uno di quegli uomini simbolo della lotta alla mafia rimasto nel cuore di tutti coloro che ancora oggi, a distanza di anni, ripetono le sue parole, le sue poesie, i suoi discorsi a radio Aut e che cercano di mantenere vivo il suo ricordo. Peppino Impastato è morto ormai da quasi 34 anni, quando di anni ne aveva trenta, ucciso dallo stesso ambiente nel quale era, suo malgrado, nato. Ucciso lo stesso giorno del ritrovamento del cadavere di Aldo Moro, il 9 maggio del 1978, coincidenza che ha pesato anche sulla inevitabile diffusione della sua vicenda.

[quote|left]|La mafia uccide, il silenzio pure.[/quote]La sua è una storia di un uomo, un siciliano, che da Cinisi aveva voglia di combattere a tutti i costi quell’organizzazione criminale che si chiama mafia e provava a farlo, appunto, con l’attività di giornalismo, di politica, parlando agli ascoltatori della sua radio. È stato un uomo capace di attirare a sé tantissime persone con le sue idee e con il suo coraggio. La sua è, infatti, una storia che ancora oggi riesce a scuotere le coscienze e che è stata raccontata in molteplici modi. A Peppino è stato dedicata una canzone, un film che ha raccontato la sua vita: si chiama “I cento passi”, come la distanza che c’era tra la casa della famiglia di Peppino e quella del boss mafioso Tano Badalamenti, l’uomo contro il quale più di tutti Peppino si scagliava, “il grande capo” dei suoi discorsi alla radio.

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Sono proprio le radio i media che più di tutti continuano a far vivere il ricordo di Peppino,  in particolare con l’erede di Radio Aut che si chiama appunto “Radio Cento Passi” e che come quella di Peppino non vuole farsi chiudere la bocca. Oggi, nel giorno di quello che sarebbe stato il suo 64esimo compleanno, debutta anche la webtv con una diretta streaming non stop fino a mezzanotte. Attivisti, giornalisti e politici ricordano il sacrificio di Peppino nel corso di questa maratona radio e video. Lo fanno sempre per lo stesso motivo: mantenere più che mai vivo il ricordo di chi ha sacrificato la sua vita per una cosa più grande di lui.

Cento passi che se oltre trenta anni fa rappresentavano la distanza tra due case ora, lo si legge sul sito della radio, “non possono che essere il punto di partenza per le migliaia di passi da fare per contrastare organizzazioni, che, sempre più occulte, hanno globalizzato i loro interessi radicandosi in tutta Europa”.

E allora grazie Peppino e buon compleanno.

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