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Strage di Monreale

Nuovo fermo per la strage di Monreale: in manette un diciottenne, guidava la BMW GS

Samuel Acquisto, 18 anni, è stato fermato su disposizione della Procura della Repubblica. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, sarebbe stato lui alla guida della moto BMW GS dalla quale Salvatore Calvaruso avrebbe esploso i colpi contro la folla a Monreale. Per i pm, sapeva di fare una strage e “ha certamente istigato, rafforzato e determinato, nonché agevolato, la condotta esecutiva di Calvaruso e degli altri complici”.
A cura di Davide Falcioni
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C’è un nuovo nome tra gli indagati per la strage che ha sconvolto Monreale la notte tra sabato e domenica scorsi causando la morte di tre giovani del posto, Salvo Turdo, Massimo Pirozzo e Andrea Miceli. In manette è finito Samuel Acquisto, 18 anni, fermato su disposizione della Procura della Repubblica. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, sarebbe stato lui alla guida della moto BMW GS dalla quale Salvatore Calvaruso avrebbe esploso i colpi contro la folla.

La stessa motocicletta, secondo quanto emerso, sarebbe poi servita anche alla fuga di Calvaruso, il primo ad essere arrestato in relazione alla sparatoria. I due, a quanto pare, avrebbero utilizzato il mezzo per lasciare in fretta la zona dopo l’agguato. Per questo il 18enne ora è accusato di concorso in strage con Calvaruso. Per la procura di Palermo "ha certamente istigato, rafforzato e determinato, nonché agevolato, la condotta esecutiva di Calvaruso e degli altri complici allo stato ignoti".

Secondo i magistrati, il 18enne "è pienamente coinvolto nei fatti, è stato presente attivamente a tutte le fasi dell'azione ed era pienamente conscio di mettere a repentaglio la vita di una pletora sterminata di soggetti presenti sul luogo dei fatti (non solo di quelli deceduti e di quelli casualmente feriti ma di qualsivoglia passante o soggetto che si trovasse nei paraggi per mera casualità, non individuato quale bersaglio)". "Il numero dei colpi esplosi e il luogo in cui è avvenuto il fatto non lascia spazio ad alcun dubbio circa la sussistenza di tutti gli elementi costituivi della fattispecie del delitto di strage", scrive il pm nel provvedimento di fermo.

Il veicolo che ha incastrato il giovane è stato rintracciato ieri pomeriggio nel quartiere Zen di Palermo. Durante le operazioni di perquisizione, Acquisto si è presentato spontaneamente alle forze dell’ordine, accompagnato da un avvocato. Nelle ore successive è scattato il fermo da parte dei magistrati. Acquisto avrebbe assistito Calvaruso durante le fasi dell’azione di fuoco, "compiendo atti tali da porre in pericolo la pubblica incolumità", si legge nel fermo. L’indagato si trova nella Casa Circondariale di Palermo Pagliarelli.

I funerali delle tre vittime, due giorni fa
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Dietro le sbarre resta intanto anche Calvaruso. La ricostruzione contenuta nell’ordinanza di custodia cautelare firmata nei giorni scorsi dal gip Ivana Vassallo non lascia infatti spazio a dubbi sul profilo pericoloso del ragazzo. "Risulta adeguatamente provata l’indole estremamente violenta di Salvatore Calvaruso, la sua incapacità di frenare da solo i propri impulsi criminali", si legge nel documento. Per il giudice, la possibilità che Calvaruso possa tornare a delinquere è "altamente plausibile".

Davanti al gip, il giovane ha affermato di essersi difeso da un’aggressione, spiegando di essere caduto e preso a calci e pugni prima di estrarre una pistola semiautomatica che ha detto di aver trovato per strada nei giorni precedenti. "Non so quanti colpi ho sparato, ma ho finito il caricatore. Ho sentito altri spari ma non so chi fosse", ha dichiarato. Tuttavia, il referto del pronto soccorso contraddice la versione del pestaggio: nessuna traccia evidente di percosse, solo un trauma all’occhio sinistro.

Nell’ordinanza si sottolinea anche "la disinvoltura e spregiudicatezza" con cui il ragazzo portava con sé l’arma in un luogo pubblico e affollato, custodendola in un semplice borsello.

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