Non solo bianca e nera, la fumata poteva essere anche gialla: perché nel Conclave 2025 non ci sarà

Il 7 maggio i cardinali si riuniranno nella Cappella Sinistra dando il via al Conclave dal quale uscirà il nome del nuovo Papa. I porporati elettori saranno isolati dal resto del mondo fino alla fumata bianca che uscirà dal comignolo installato dai vigili del fuoco nei giorni scorsi. È questa infatti che annuncerà al mondo che i cardinali hanno scelto il nuovo Pontefice. Se non si trova un accordo, invece, la fumata sarà nera ma un tempo a precedere il tutto c’era anche una fumata gialla.
In passato, infatti, proprio dopo l’installazione del comignolo sulla Cappella Sistina, c’era un rito che precedeva ogni operazione, una fumata gialla che non era altro che una prova svolta prima dell'inizio del Conclave stesso, per verificare che il sistema funzionasse. Un meccanismo abolito dal conclave del 2005 e cioè in quello che ha poi eletto il cardinale tedesco Joseph Ratzinger al soglio di Pietro con il nome di Papa Benedetto XVI.

Da quel momento, infatti, il meccanismo delle fumate è cambiato così come le stufe usate per bruciare le schede dei voti che devono rimanere per sempre segreti. Le stufe infatti ora sono due e quella dove spunterà il fumo non è la stessa nella quale vengono bruciate le schede coi voti. Nella Cappella sistina infatti dal 2005 è stata installata una seconda stufa, più moderna e specificamente realizzata per questo scopo, che viene utilizzata solo per la combustione dei coloranti che danno vita alla fumata nera o bianca.
Per lo stesso motivo non ci sarà nessuna fumata gialla perché il meccanismo è provvisto di un centralina elettronica che ne garantisse il corretto funzionamento, rendendo di fatto inutile la fumata di prova. Per dare origine alla fumata nera il fumogeno è costituito da perclorato di potassio, antracene e zolfo; per la fumata bianca, da clorato di potassio, lattosio e colofonia.
Le norme vaticane impongono quattro scrutini quotidiani, due al mattino e due al pomeriggio, ma la fumata avverrà solo due volte al giorno, una a fine mattinata e una a fine pomeriggio. Se il Papa venisse eletto in uno scrutinio precedente si procederà comunque subito alla fumata bianca.
Ad ogni modo oltre alla fumata del comignolo della Sistina, per evitare confusione, ci saranno anche le campane della Basilica di San Pietro ad annunciare la notizia del nuovo Papa al mondo. Nella vecchia stufa in ghisa risalente al 1939 invece continueranno ad essere bruciate le schede e i documenti.