Influenza, aumenta il numero di casi. Ora è atteso il picco massimo

Negli ultimi sette giorni c’è stata un’impennata dell’influenza, ma il picco deve ancora arrivare. Dall'inizio della stagione influenzale 2014-2015 sono già 239 i casi gravi registrati (36 nella settimana dal 19 al 25 gennaio), e 40 le persone morte. Numeri deducibili dal bollettino Flunews dell'Istituto superiore di sanità, che integra i risultati di differenti sistemi di sorveglianza, sulla base delle segnalazioni inviate da 12 regioni, nel giorno in cui l'OMS richiama l'Italia in merito al calo di vaccinazioni obbligatorie. Nella maggior parte dei casi si tratta di persone adulte e anziane, con un'età media di 59 anni, che nell'84% dei casi presentava almeno una patologia cronica pre-esistente, come malattie cardiovascolari, patologie respiratorie croniche e diabete, mentre 6 erano donne in stato di gravidanza. Dei 40 decessi, il 77% presentava condizioni di rischio pre-esistente.
Per quanto concerne i 239 casi gravi, si è trattato principalmente del virus l'A/H1N1pdm09 (84%), seguito dal ceppo A/H3N2 (7,3%). Tuttavia, si legge nel bollettino, l'andamento dei casi gravi e dei decessi, considerato il periodo in cui si sono manifestati i sintomi, appare "del tutto sovrapponibile a quanto osservato nelle stagioni precedenti, con molte similitudini con la stagione post-pandemica 2010-2011". Secondo il rapporto InfluNet del ministero della Salute, nell'ultima settimana di gennaio i casi di influenza registrati dai sistemi di sorveglianza sono stati 11.739, con un'incidenza del 10,55 per mille; le regioni più colpite risultano essere le Marche, l'Emilia Romagna e la provincia di Trento. Ma secondo le previsioni, l’impennata deve ancora arrivare: data la somiglianza con la stagione 2010-2011, il numero massimo di casi potrebbe registrarsi tra questa settimana e la prossima.