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Nessuno vuole il rottweiler che ha sbranato Patrizia: scontro su chi deve pagare il suo recupero

Il fratello della vittima Patrizia La Marca e proprietario del cane ha rinunciato all’esemplare ma questo ha portato l’Asl a rivolgersi al comune di Soldano per il pagamento dei costi di recupero del canile. La giunta comunale però ha fatto sapere che non può assumersi le spese.
A cura di Antonio Palma
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È in un canile e sarà destinato rimanervi per molto tempo il rottweiler individuato come responsabile dell’attacco mortale a Patrizia La Marca, la donna sbranata tre settimane fa sulle alture di Soldano, in provincia di Imperia, mentre portava il cibo ai cani del fratello. Ora però è scontro su chi deve pagare il suo mantenimento e il suo recupero visto che è stato escluso il suo abbattimento.

Il fratello della vittima e proprietario del cane infatti ha rinunciato all’esemplare così come all’altro cane femmina, un meticcio che era nella proprietà dove si è consumata la tragedia e ora si trova a sua volta nel canile di Sanremo. Una scelta dettata proprio dal fatto che il servizio veterinario dell’Asl locale ha imposto la custodia dell’esemplare in un centro per animale fino al suo recupero con esperti a causa dell’elevatissima pericolosità riscontrata.

Patrizia La Marca
Patrizia La Marca

La rinuncia del proprietario, che in caso contrario avrebbe dovuto farsi carico del mantenimento e delle spese del percorso riabilitativo, ha portato l’Asl a rivolgersi al comune di Soldano per il pagamento dei costi del canile. La giunta comunale però ha fatto sapere che non è intenzionata a prendersene carico direttamente.

Il Comune si sta attivando per poter recuperare il cane con l'ausilio di un comportamentalista ma servono molti soldi e non è intenzionato a pagare. “Manteniamo già cinque cani nella struttura sanremese, costo mille euro ad animale all’anno. Non possiamo assumerci altre spese. I due cani appartengono alla famiglia Russo. È corretto si occupi di entrambi gli animali e consenta che Ramon faccia il suo percorso rieducativo” ha dichiarato al Secolo XIX il vice sindaco Antonio Fimmanò.

Il fatto è che la legge permette al proprietario di rinunciare al cane scaricando i costi sul comune. A questo punto, se non si troverà una soluzione a breve, sia il rottweiler che ha sbranato la donna di 53 anni sia la meticcia che era con lui porrebbero restare molto a lungo nel canile. Come prevede l’ordinanza, infatti, i due cani avranno il via libera solo dopo un percorso di recupero e l’ok fornito da un veterinario esperto in comportamento animale.

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