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Nazismo sul web: decine di perquisizioni in tutta Italia

La polizia sta indagando in 22 province per identificare gli autori di alcuni post online inneggianti all’odio razziale e su un video antisemita pubblicato in rete. Insulti anche al Sindaco di Lampedusa e a Saviano.
A cura di A. P.
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Una vasta operazione della polizia è in corso da questa mattina all'alba nell'ambito di un'inchiesta sulla propaganda del nazismo online sui siti web. La polizia di Roma in collaborazione con gli altri agenti sul territorio nazionale sta eseguendo infatti 35 perquisizioni nei confronti di altrettante persone in tutta Italia per identificare  chi sono i nuovi autori e partecipanti ai nuovi forum nazisti nati di recente sulla scia di "Stormfront", il sito nazista già oscurato in passato dalle autorità  i cui autori sono stati condannati per odio razziale. Oltre alla Capitale, dall’attività investigativa della polizia sono interessate altre 21 province sparse i tutta Italia compresa Milano. Le persone interessate dalle perquisizioni sono accusate dagli investigatori della diffusione su internet di idee fondate sull'odio razziale ed etnico e di incitamento a commettere atti di discriminazione e di violenza per motivi razziali ed etnici.

Video antisemita – Nel dettaglio al centro dell'indagine condotta dalla polizia postale e dalla Digos di Roma che ha portato oggi all'operazione Stormfront II c'è un video "dal contenuto evidentemente antisemita" denominato "Il nemico occulto – un documentario sulla questione ebraica". Il video diffuso online per la polizia "ha evidenti contenuti antisemiti e riproduce immagini finalizzate ad accusare gli ebrei della crisi economica mondiale, indicando alcuni di loro come titolari di ruoli apicali all'interno di banche ed altre istituzioni". La Comunità Ebraica di Roma ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto dalla magistratura e dalle forze dell'ordine spiegando "Ciò dimostra che la battaglia contro l'odio on line va combattuta giorno dopo giorno, anche a seguito di soddisfacenti sentenze che avevano pochi mesi fa condannato proprio gli autori della sezione italiana del sito Stormfront. Va poi la nostra solidarietà a chi, come Saviano, il sindaco di Lampedusa o Carla Di Veroli, vengono travolti insieme a tutti noi da accuse che ripercorrono le più classiche teorie antisemite".

Insulti anche al sindaco di Lampedusa e a Saviano – Secondo gli agenti della polizia postale e della Digos di Roma che stanno conducendo approfondimenti per risalire agli autori dei post pubblicati online, infatti, nel mirino degli insulti e delle minacce ci sono anche il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, per le sue dichiarazioni sugli immigrati, il noto scrittore Roberto Saviano e Carla Di Veroli, già assessore alla politiche culturali, giovanili e pari opportunità di un Municipio di Roma. I contenuti dei messaggi online infatti secondo gli inquirenti oltre ad istigare all'odio e alla violenza per motivi razziali, etnici e nazionali, "al contempo sono fortemente diffamatori nei confronti di alcuni personaggi pubblici" che hanno espresso le loro idee sulla questione.

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