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Natale, Ilaria Capua: “Passerò le vacanze da sola, non si può festeggiare come al solito”

Ilaria Capua ha spiegato a L’aria che tira, su La7, che passerà le vacanze di Natale da sola. Quest’anno “non sarà possibile festeggiare il come al solito, le nostre necessità affettive devono coniugarsi con i rischi della pandemia in atto”, ha sottolineato la virologa. Lo stop agli spostamenti è il segreto: “Non bisogna muoversi, non c’è nessuna scorciatoia. Più persone si muovono, più il virus circola, più persone si ammalano e finiscono in ospedale”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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"Dobbiamo togliere le ambulanze dalle orecchie dei bambini". Ilaria Capua è preoccupata per Natale, ma spiega a L'aria che tira, su La7, quanto sia decisivo per il futuro di tutti il periodo delle vacanze. Per far sì che nessuno senta più il suono della sirena delle ambulanze per strada, a qualsiasi ora. "Passerò il Natale da sola, è come se ci fossero 10 metri di neve fuori – ha raccontato la virologa – Mio marito e mia figlia andranno dalla nonna in Scozia, non vado per una serie di motivi. Ognuno deve fare la propria parte. Non mi piace passare il Natale da sola, ma rimango qui perché a Natale si può stare anche da soli". Capua ha confessato di non vedere la madre da sei mesi, "è triste ma è così". Se "muoiono migliaia di persone ogni giorno, per un anno si può non fare il cenone natalizio". Quest'anno "non sarà possibile festeggiare il Natale come al solito, le nostre necessità affettive devono coniugarsi con i rischi della pandemia in atto".

Stop agli spostamenti, questo è il segreto. "Non bisogna muoversi, non c’è nessuna scorciatoia. Più persone si muovono, più il virus circola, più persone si ammalano e finiscono in ospedale", ha sottolineato la scienziata. "Il coronavirus è un virus con il quale avremo a che fare per molti anni, questo però non vuol dire avere gli stessi morti che abbiamo ora, ogni giorno, per i prossimi anni". Ma significa che il virus "diventerà parte della popolazione e quindi si creerà immunità, ci sarà il vaccino e con i comportamenti che conosciamo lo trasformeremo, nel linguaggio comune, in influenza".

Ora si aspetta solo il vaccino, ma attenzione: "Chi ha già avuto il Covid non deve essere tra i primi a vaccinarsi. Tra i guariti, c'è chi ha sviluppato anticorpi che addirittura si usano come terapia per plasma". Secondo la virologa "bisognerà valutare". Quello della diffusione e distribuzione del vaccino "è un discorso complicato", mancano "i contratti scritti e preparati, ci vuole un po' di tempo". La virologa ha avvertito: "Prepariamoci, perché ci vorrà, una volta pronto il vaccino, un grandissimo senso di responsabilità. Ci stiamo sfilacciando per il Natale, figuriamoci quando ci sarà il vaccino".

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