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Muore nel giorno del suo compleanno sulla moto ricevuta in regalo: addio a Marco Ghirardello

Marco Ghirardello è morto nel giorno del suo compleanno guidando la moto che gli era stata regalata. Il ragazzo di Rovigo aveva appena salutato la sua fidanzata, poi ha perso il controllo del mezzo superando il dosso dell’attraversamento pedonale. Per lui non c’è stato nulla da fare: il medico ha potuto constatare soltanto il decesso del giovane centauro.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Amava le moto e coltivava la passione da sempre. Partecipava spesso a raduni specifici insieme agli amici. Un'incidente gli aveva fatto accantonare un po' la passione per le moto di grossa cilindrata, ma non l'aveva mai abbandonata. Una sua grande passione era poi quella del calcio: giocava in Terza categoria, nell'Audace Bagnolo Canda. Marco Ghirardello era figlio unico e viveva con i genitori in centro a San Bellino. La madre lavora in un'azienda agricola e il padre Lauro è un muratore. Avevano fatto tanti sacrifici per regalare al figlio una moto Mv Agusta F3 per il suo compleanno e Marco era stato felicissimo di provarla. Il suo compleanno era il 29 febbraio ma quest'anno, come di consueto, aveva deciso di festeggiare il suo compleanno il 28 febbraio.

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Così, mentre gli amici continuavano a scrivere gli auguri di compleanno sul suo profilo facebook, il ragazzo è morto in un'incidente mortale su via Umbertiana a Bressane. Proprio qui avrebbe perso il controllo del mezzo, superando il dosso dell'attraversamento pedonale. Il veicolo ha sbandato, finendo contro i blocchi di ferro e cemento che delimitano l'area. Pochi minuti prima Marco aveva salutato la sua fidanzata per provare la moto. Un giorno felice, per lui, fino a quel momento. La corsa dell'ambulanza del Suem verso il pronto soccorso è stata del tutto vana, perché per Marco non c'è stato nulla da fare già al momento dello schianto. Il medico ha constato con dolore il decesso del giovane operaio proprio nel giorno del suo compleanno.

Marco conosceva molte persone e aveva molti amici. Merito del suo carattere socievole e della sua fama di bravo ragazzo, dedito al lavoro e responsabile verso quella famiglia piccola ma unita che lo aveva cresciuto. Tutti in zona conoscevano i genitori e sono benvoluti dalla comunità. Anche dopo la terribile notizia, i messaggi social hanno continuato ad arrivare, trasformandosi però in parole di cordoglio e dolore.

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