Morto Nichi Grauso, il visionario che portò il web nel giornalismo italiano: aveva un tumore

Si è spento all’età di 76 anni, dopo una lunga malattia, Nichi Grauso, figura centrale nella storia della comunicazione in Sardegna e in Italia. Visionario e innovatore, è stato un imprenditore capace di leggere il futuro con sorprendente lucidità, anticipando trasformazioni che avrebbero rivoluzionato il mondo dell’informazione.
Il suo percorso inizia nel 1975, quando fonda Radiolina FM 98 MHz, la prima emittente radiofonica privata dell’Isola, tra le primissime in assoluto in Italia. Il successo dell’iniziativa lo spinge a esplorare nuovi orizzonti e, pochi mesi dopo, nasce anche Videolina, prima emittente televisiva terrestre della Sardegna. Due scommesse vinte che contribuiranno a cambiare per sempre il panorama mediatico locale.
Ma è nel 1994 che Grauso compie il suo gesto più audace: fondare UnioneSarda.it, quando Internet era ancora un territorio sconosciuto per la stragrande maggioranza degli italiani. Il sito diventa il primo quotidiano online d’Europa e il secondo al mondo, preceduto solo dal Washington Post. Un primato che testimonia la sua capacità di guardare lontano e di credere nella forza di una nuova frontiera dell’informazione.
A febbraio del 2024 era arrivata la devastante diagnosi: carcinoma a piccole cellule, inoperabile. "Uno dei tumori più aggressivi, se gli lasci un attimo riprende vigore", raccontava nell’ultima intervista a L’Unione Sarda. Ma l’aveva affrontato con determinazione: "Non ho percezioni negative e non so più cos’è la depressione, lavoro con una potenza che non conoscevo e una motivazione fortissima. Dialogo con mio nipote di 26 anni con soddisfazione, abbiamo tanti progetti".