Morto Don Pierino Gelmini, il fondatore della comunità Incontro

E’ morto Don Pierino Gelmini, l’anziano sacerdote fondatore della Comunità Incontro si è spento martedì notte all’età di 89 anni. Don Pierino era malato da tempo a causa di varie patologie e di recente aveva subito anche un’operazione per sostituire il pacemaker. Ad annunciarlo è stato Gianpaolo Nicolasi, uno dei suoi collaboratori più stretti che fino all’ultimo gli è stato accanto nelle sue stanze di Molino Silla di Amelia insieme agli altri collaboratori. “Don Pierino Gelmini è stato assistito fino in ultimo dai ragazzi che lui ha assistito per una vita” ha spiegato Nicolasi annunciando la scomparsa del sacerdote. Nato a Pozzuolo Martesana in provincia di Milano il 19 gennaio 1925, Don Pierino Gelmini infatti con la sua comunità è stato da sempre impegnato nel recupero dei tossicodipendenti. L’idea di mettere in piedi una comunità per i ragazzi alle prese con problemi di tossicodipendenza risale agli anni Sessanta. L’idea poi si è trasformata in una realtà che ora ha sedi in molte parti del mondo. La Comunità Incontro ha attualmente un centinaio di centri in Italia e una decina all'estero e un migliaio di ragazzi che ogni anno escono dalla struttura di recupero, si stima che siano almeno 300 mila quelli passati per la Comunità Incontro.
Il procedimento giudiziario
Altrettanto nota è la sua militanza politica vicina al centrodestra e alla figura di Silvio Berlusconi che addirittura lo avrebbe voluto come ministro nel suo primo governo. Recentemente Don Pierino Gelmini era stato coinvolto in un procedimento giudiziario per moleste sessuali. Era stato rinviato a giudizio nel giugno 2010 con l’accusa di avere molestato sessualmente alcuni giovani quando nel 2008 erano ospiti della Comunità Incontro. Le accuse erano basate sule testimonianze di alcuni ragazzi ma Don Gelmini si era sempre proclamato estraneo alle accuse. Il processo di recente era stato rinviato proprio a causa dell’aggravarsi delle condizioni di salute dell’imputato. La prossima udienza era stata comunque fissata per il 4 marzo 2015, ma con la morte sopravvenuta dell’imputato il procedimento si estinguerà.