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Morte Patrizia Nettis, dal Comune chiariscono: “Non vogliamo sostituirci ai magistrati, ma serve chiarezza”

A Fanpage.it Mario Schena, consigliere d’opposizione del Comune di Fasano di Forza Italia, ha commentato la decisione di chiedere, insieme ad altri colleghi, che si faccia chiarezza sul caso della morte di Patrizia Nettis. “Tanto silenzio e omertà su questo caso. In qualche modo tutta la politica locale si è sentita attaccata”, spiega.
A cura di Eleonora Panseri
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"C’è stato tanto silenzio, tanta omertà rispetto a questo caso, e in qualche modo tutta la politica locale si sente attaccata". A Fanpage.it Mario Schena, consigliere d'opposizione del Comune di Fasano di Forza Italia, spiega così la decisione di sostenere, insieme ad altri colleghi, l'appello presentato da Leonardo De Leonardis sul caso della morte della giornalista Patrizia Nettis.

La 41enne è stata trovata impiccata nella sua casa sei mesi fa e la Procura ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio. Al momento c'è solo un indagato, un imprenditore con cui la donna aveva avuto una relazione. Ma durante le indagini è emerso il nome anche di un altro uomo coinvolto sentimentalmente con Patrizia, un politico del luogo, il cui ruolo nella vicenda non è stato ancora del tutto chiarito. La notte della morte della giornalista i due uomini avrebbero intrattenuto un fitto scambio di messaggi dai toni molto duri.

Il consigliere Schena spiega che proprio su questo punto lui e i colleghi chiedono di rimuovere il velo di omertà che circonda la vicenda: "In qualche modo tutta la politica locale si è sentita attaccata. Anche perché ci avviciniamo sempre di più al G7 ed è un vero peccato che la stampa ci contatti per altre vicende che non vorremmo stare a spiegare", osserva.

"Sono emerse conversazioni e a livello mediatico è stato menzionato il ‘politico locale’, così noi che ci occupiamo di questo e portiamo avanti il nome di Fasano, seppur in opposizione, ci sentiamo toccati. – dice ancora Schena – In qualche modo chiediamo di rompere il silenzio, in senso buono, e che ognuno si assuma le proprie responsabilità".

Poi il consigliere precisa: "Non intendiamo sostituirci ai magistrati, non c’entra con il suicidio o l’omicidio di cui si parla, ma bisogna fare chiarezza".

Il papà di Patrizia: "Finalmente un pezzo della politica è uscita dal letargo"

La notizia dell'interrogazione è stata commentata anche dal padre di Patrizia, Vito Nettis. Sui suoi profili social l'uomo scrive: "Sei mesi ci sono voluti! Finalmente un pezzo della politica è uscita dal letargo! Attendiamo fiduciosi il risveglio della restante parte".

Il papà della giornalista in un secondo post aggiunge: "Quello che ho sempre chiesto alla politica di Fasano in generale e non solamente a quella presente nel Consiglio Comunale, è di fare chiarezza all'interno di ciascun partito e/o movimento e di esprimere la propria estraneità ai fatti in questione. Per fare questo non serve la magistratura".

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