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Morta Clotilde Serpi, la nonnina con la passione del computer: aveva appena compiuto 100 anni

La cyber-nonnina Clotilde Serpi si è spenta nel cuore della notte in Sardegna poche ore dopo aver compiuto 100 anni. “Ora che ho compiuto 100 anni posso anche morire. D’altronde era qui che volevo arrivare”, aveva detto durante la festa. L’anziana era famosa per la sua “passione”: scrivere messaggi e appunti al computer.
A cura di Susanna Picone
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Clotilde Serpi, la nonnina centenaria del computer diventata famosa in tutta Italia per aver imparato a scrivere al pc a ben 97 anni, si è spenta la notte scorsa. Si è sentita male nella casa di riposo di Samassi, nel Sud Sardegna, dove risiedeva da nove anni. È stata ricoverata, ma nella notte il suo cuore ha smesso di battere. La “cyber-nonnina” è morta a poche ore dai festeggiamenti del suo centesimo compleanno. Felice per quell’affetto dimostrato dalla sua gente e forse stupita per la festa che le avevano organizzato, la signora Clotilde aveva anche detto delle parole che sembrano adesso beffarde. “Ora che ho compiuto 100 anni posso anche morire. D’altronde era qui che volevo arrivare”, aveva confidato alle tante persone che si prendevano cura di lei. E alla fine così è stato: l’anziana è morta a 100 anni e qualche ora. “Come lei sognava”, dicono – si legge sui quotidiani locali – gli altri ospiti della casa di riposo.

La signora Clotilde Serpi era una donna minuta ma tenace, che nel corso della sua vita ha vinto tante sfide, anche le più moderne come imparare a usare il computer e scrivere un libro. Al pc l’anziana ha scritto decine di lettere e poesie. La seconda pubblicazione, tutta composta da lei e presentata due giorni fa a Ussaramanna, sembra quasi il testamento. Si intitola: “Una donna padrona del tempo”. “Ha deciso che adesso poteva andarsene e l’ha fatto – racconta il direttore della casa di riposo ‘Il lago e Il nuraghe’, Alessio Setti – Poco dopo la festa per i 100 anni ha iniziato a spegnersi, come se avesse deciso di ridurre al minimo il ritmo dei suoi motori. Col passare delle ore ci ha lasciato, senza che i medici accertassero qualche problema particolare. Ci ha fatto capire che considerava centrati tutti gli obiettivi e che poteva anche salutarci. Ha deciso tutto lei, anche il momento di morire”.

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