Modena, lezione di sesso in quinta elementare: esplode il caso

"Quando una donna e un uomo scoprono di piacersi desiderano stare insieme, parlano, giocano, fanno passeggiate e vanno al cinema. Talvolta sentono molto forte il bisogno di ricevere e dare tenerezza. Si baciano e si accarezzano per tutto il corpo, esprimono con parole affettuose l’amore che provano. Allora il pene dell’uomo diventa grande e duro e la vagina della donna si inumidisce: per tutti e due è molto bello quando la donna fa penetrare il pene rigido dell’uomo nella sua vagina". No, non è il contenuto di un racconto erotico di scarsa qualità, bensì il testo che una maestra di una scuola elementare di Modena ha consegnati agli alunni della classe quinta: si tratterebbe di un lodevole tentativo di educazione sessuale, se non fosse che i contenuti, corredati da immagini, sono apparsi un tantino spinti ai genitori. Nel testo, infatti, si può anche leggere: "I due lo fanno muovere (il pene) avanti e indietro nella vagina e provano un piacere intenso. Sussurrano, ridono felici: sono i rumori che forse qualche volta hai sentito provenire dalla camera di mamma e papà".

Naturalmente la lezione ha creato non poco imbarazzo, più nei genitori che nei bambini. C'è chi si è sentito chiedere: “Ma tu papà fai queste cose con la mamma?” e così, su due piedi, ha avuto difficoltà a rispondere. L'imbarazzo è corso da famiglia a famiglia perché qui ragazzini, di soli 10 anni, in molti casi non avevano ancora affrontato quei temi con i genitori, che si stavano riservando di farlo in futuro e magari in modo diverso. La maestra ha tolto loro "le castagne dal fuoco" e consegnato agli alunni una scheda da leggere attentamente, con descrizioni scritte, disegni e anche un riassunto. Dopo aver spiegato cos'è l'orgasmo, il documento ricorda che "alcuni chiamano questi momenti “fare l’amore”, ma a seconda dei Paesi si chiama in tanti altri modi".
Cosa abbia spinto la maestra ad essere così esplicita non è chiaro: si sa solo che ieri, dopo le vibranti proteste dei genitori, la donna è stata chiamata a ‘colloquio’ dalla dirigente scolastica.