“Minacciata dal mio ex come Giulia Cecchettin”: 16enne chiede aiuto durante manifestazione del 25 novembre

Ha avvicinato le forze dell'ordine per chiedere aiuto durante un corteo studentesco nella giornata per l'eliminazione della violenza sulle donne, ieri martedì 25 novembre. La 16enne si è fatta forza con una compagna di classe, raccontando alle forze dell'ordine che l'ormai ex fidanzato aveva iniziato a minacciarla per costringerla a tornare insieme. In particolare, il giovane, che ha 27 anni, diceva alla fidanzata che aveva intenzione di togliersi la vita dopo la fine della loro relazione.
"Mi diceva che se lo avessi lasciato si sarebbe ucciso, anche se non ci sentivamo per pochi giorni mi inviava alcune foto in cui mi mostrava quanto stesse male senza di me" ha raccontato la 16enne alle forze dell'ordine che erano ferme in piazzetta Aldo Moro a Treviso. Gli agenti stavano illustrando le proprie attività di contrasto alla violenza di genere agli studenti, quando la ragazzina è intervenuta con la compagna di scuola.
La 16enne ha raccontato di aver capito cosa stava succedendo dopo aver ascoltato l'audio di Giulia Cecchettin nel quale parlava delle pressioni che subiva dall'ex fidanzato Filippo Turetta, ora in carcere per il suo femminicidio. "Quando l'ho sentito, mi sono resa conto che è proprio quello che mi sento dire anche io" ha spiegato.
La vittima non ha denunciato il fatto per paura che il ragazzo possa fare un gesto inconsulto. "Ho paura per lei e anche per me" ha aggiunto la compagna di scuola che quando ha visto la polizia in piazza, ha incoraggiato la vittima ad avvicinarsi. "Non voglio che succeda nulla alla mia amica o che possa soffrire", ha spiegato davanti agli agenti, che hanno spiegato alle due cosa fare per bloccare questa situazione.
La polizia ha spiegato che è importante che la vittima intercetti subito le condotte disfunzionali che si manifestano nelle relazioni affettive, appellandosi poi alle autorità per appoggiarsi alla rete di contrasto creata dalle forze dell'ordine con il comune di Treviso. Il numero unico da chiamare in situazioni come queste è il 1522.