Mike Bongiorno sarà cremato

Volge al termine l'odissea che ha visto protagonista la salma di Mike Bongiorno. La bara dello storico presentatore scomparso due anni fa è stata ritrovata vicino Milano, dopo essere stata trafugata dal cimitero di Dagnente di Arona (Novara) nella notte tra il 24 e il 25 gennaio 2011.I carabinieri del Ris e della Squadra Rilievi hanno analizzato la struttura esterna del feretro, arrivando alla conclusione che in questi mesi non è mai stato aperta, oltre a rilevare le eventuali impronte e tracce biologiche che potrebbero rivelarsi utili ai fini dell'indagini sul furto.
La salma sarà dunque riportata a Dagnente, ma non nel cimitero dove era sepolta prima di essere sottratta ai propri familiari. Infatti, dopo la benedizione di don Mauro Pozzi, i resti di Mike Bongiorno saranno cremati «per proteggerlo». Ad annunciarlo è stata la moglie Daniela Bongiorno in un’intervista a Repubblica:
Voglio cremare il suo corpo, per proteggerlo. È una idea che ho appena comunicato ai miei figli. Decidiamo assieme, ho detto loro, come abbiamo sempre fatto. I ragazzi sono d’accordo, quindi avvieremo la procedura per la cremazione. Immagino che Mike vorrebbe forse che le sue ceneri venissero disperse sul Cervino, ma temo che la religione e le leggi attuali non lo permettano.
La donna racconta di aver provato «una scossa di felicità e nello stesso tempo un'emozione ancora più profonda di quando l'hanno portato via dalla sua tomba». Quando ha saputo del ritrovamento dal figlio «non sono riuscita a parlare con nessuno per ore, ho pianto fino a sera. Ho ricevuto decine di mail, sms, telefonate. Tra le prime quelle di Fiorello, Fabio Fazio e Gerry Scotti».
Chi ha rubato la bara di Mike Bongiorno?
Ora dunque l'obiettivo degli inquirenti sarà quello di scoprire chi si è macchiato del reato «contro la pietà dei defunti» previsto dal Codice penale. Gli ultimi sviluppi si concentrerebbero su Luigi Spera e Pasquale Cianci, i due sciacalli che avevano provato ad estorcere danaro alla famiglia Bongiorno rivelando di sapere dove si trovava la salma. C'è comunque da dire che resta aperta l’ipotesi del pagamento di un riscatto, domanda alla quale i familiari hanno preferito sorvolare: «Quel che importa – ha affemrato Michele, primogenito di Mike – è l’esito felice di questa storia: chi si è ricreduto dopo aver fatto quello che ha fatto, ha compiuto la scelta giusta».