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Migranti, accordo segreto tra Malta e Tripoli per riportarli in Libia

Secondo l’edizione domenicale del quotidiano Times of Malta, libiri e maltesi avrebbero siglato un accordo segreto per il quale La valletta avvertirebbe le motovedette libiche in caso di barconi nel Mediterraneo per recuperare i migranti e riportarli in Libia. La Ong Alarm Phone denuncia: “Viola le convenzioni internazionali dei diritti dell’uomo”.
A cura di Antonio Palma
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Ci sarebbe una intesa segreta sui migranti tra le forze armate maltesi e quelle di Tripoli per riportare indietro i naufraghi raccolti nel Mediterraneo prima che arrivino nelle acque territoriali dell'Isola. A rivelarlo è l'edizione domenicale del quotidiano Times of Malta che mostra anche una foto dell' incontro tra il colonnello maltese Clinton O'Neil, capo delle operazioni e dell'intelligence Afm, e il vicepremier libico Ahmed Maiteeq. Nello stesso scatto è presente in primo piano anche Neville Gafà, contestato membro del gabinetto del primo ministro maltese perché più volte accusato di corruzione nel rilascio di visti per ragioni mediche in realtà inesistenti. Sempre secondo il quotidiano maltese, Gafà si sarebbe accreditato come "inviato speciale del premier Joseph Muscat" in incontri con il governo libico. L'intesa infatti sarebbe stata siglata grazie a un incontro organizzato dall'ambasciatore maltese a Tripoli dopo mesi di avvicinamento tra i due Paesi .

I primi contatti tra La Valletta e Tripoli risalirebbero addirittura allo scorso anno, secondo fonti di alto livello citate dal giornale. "Ora abbiamo raggiunto un accordo che possiamo chiamare di comprensione con i libici. Quando c'è un battello che si dirige verso le nostre acque, la Afm si coordina con i libici che li prende e li riporta in Libia prima che entrino nelle nostre acque e diventino di nostra responsabilità" ha spiegato la fonte sottolineando che senza l'accordo l'isola sarebbe stata "sommersa dai migranti".

Se confermato si tratterebbe di un accordo che viola i diritti  dell'uomo secondo la Ong Alarm Phone che su twitter ha spiegato: "Sebbene non sia una sorpresa, ora è confermato che le autorità maltesi coordinano le intercettazioni in collaborazione con la Libia. Questo impedisce alle persone di fuggire da una zona di guerra e viola le convenzioni internazionali dei diritti dell'uomo".

Le indiscrezioni del quotidiano però sono state rigettate in pieno dal governo di La Valletta che parla di semplici colloqui bilaterali tra Paesi vicini. In particolare, dal gabinetto del primo ministro, un portavoce ha affermato che incontri bilaterali vengono continuamente condotti da Malta su base regolare, aggiungendo che il Paese "rispetta sempre" le convenzioni e le leggi internazionali. Il portavoce ha spiegato che Malta "si spende attivamente a favore del rispetto delle istruzioni delle competenti autorità europee che sono contro l'ostruzione delle operazioni condotte dalla guardia costiera libica, che è finanziata ed addestrata dall'Unione europea stessa per sostenere la gestione dei migranti e combattere il traffico di esseri umani".

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