Michael Boschetto, ridanno l’iPhone al padre un anno dopo e lui scopre nuova prova: video-selfie del killer

A oltre un anno dal delitto di Michael Boschetto, spunta una nuova prova a carico di Giacomo Friso, l’amico di infanzia ora in carcere con l’accusa di averlo accoltellato a morte il 27 aprile del 2024 davanti casa a Villafranca Padovana. Si tratta di video-selfie del killer emerso improvvisamente dal telefono della vittima, un iPhone che il padre del 33enne è riuscito a sbloccare dopo la riconsegna da parte degli inquirenti.
Si tratta di un indizio importantissimo e che potrebbe incastrare definitivamente il presunto assassino, Giacomo Friso, in vista del processo per omicidio che dovrebbe iniziare a settembre. Secondo quanto ricostruisce il Gazzettino, nel breve video di pochi secondi si vedrebbe il 35enne che prende il telefono, caduto a terra e sequestrato dopo il delitto, dicendo alcune frasi non chiare prima di passarsi le mani tra i capelli.
Il video-selfie del killer emerso dopo la dine delle indagini
La prova video è emersa quasi per caso quando il padre ha deciso di riprendere in mano il telefono di Michael Boschetto che gli inquirenti gli avevano riconsegnato dopo la chiusura delle indagini, avvenuta alcuni mesi fa con la richiesta di rinvio a giudizio per Friso. Dalla perizia tecnica sul cellulare non era emerso nulla perché il consulente della procura non era riuscito a sbloccarlo e ad aprirlo. Il padre a casa però ha ritrovato il pin riuscendo ad aprire il telefono dal quale è emerso il video girato pochi secondi dopo il delitto.
L’uomo si è messo immediatamente in contatto con le forze dell’ordine chiedendo di essere risentito dai carabinieri ai quali ha fatto vedere il cellulare sboccato e il video. Informata dei fatti, la Procura ha ordinato un nuovo sequestro del telefono disponendo un accertamento tecnico irripetibile per l’acquisizione del filmato. Anche se le indagini sono chiuse, il video quindi ora finirà nel processo che inizierà in corte d'Assise l'11 settembre.
L'omicidio di Michael Boschetto
Boschetto e il suo assassino si conoscevano da decenni, fin dall’infanzia, erano anche vicini di casa ma avevano un rapporto turbolento. Il giorno del delitto, Friso si era presentato alle 6 del mattino a casa di Boschetto lo aveva svegliato e c’era stata una lite e una colluttazione, culminata con le coltellate mortali. Michael Boschetto venne poi rinvenuto senza vita nel giardino dalla fidanzata rientrata a casa dopo il lavoro.
Giacomo Friso, che era da poco uscito da una comunità di recupero per problemi di dipendenza, aveva mostrato segni di forte instabilità, venne fermato in zona e arrestato. L’uomo ha ammesso di aver colpito l’amico ma ha sempre sostenuto che si tratta di legittima difesa durante la lite.