Messina, operaio edile di 54 anni cade da un’impalcatura e muore

Una nuova tragedia scuote il mondo del lavoro: un operaio edile di 54 anni, Lorenzo Petrolo, è morto in un cantiere di San Fratello (Messina), città dove viveva insieme alla famiglia. L'uomo sarebbe caduto da una impalcatura mentre lavorava al rifacimento della facciata di una villetta. Quando è arrivato l’elisoccorso il 54enne era già morto. I carabinieri hanno informato il magistrato di turno e l’indagine dovrà stabilire se si sia trattato di una caduta accidentale o di un malore improvviso, e soprattutto se siano state rispettate le norme per la sicurezza dei luoghi di lavoro.
USB: nel 2023 già più di 300 morti sul lavoro
Unione Sindacale di Base e Rete Iside stanno conducendo un monitoraggio sui morti sul lavoro, fenomeno che anche quest'anno non accenna a rallentare. Sono infatti 301 le vittime conteggiate al 17 aprile da inizio 2023: di questi 235 hanno perso la vita sul luogo di lavoro, mentre sono 66 i morti in itinere. "Tra i settori più colpiti – spiega USB – sembrano esserci quello del lavoro agricolo e quello delle costruzioni edili, dove le regole spesso non vengono rispettate. Ci troviamo di fronte a una vera e propria catastrofe, che costa migliaia di vite di lavoratrici e lavoratori, ma di fronte a dei fatti evidenti il sindacalismo confederale e la politica istituzionale continuano a costernarsi tramite dichiarazioni di circostanza".
La regione maggiormente colpita dalle morti di lavoro continua ad essere la Lombardia con 43 decessi, seguono poco distanti la Campania con 35 e il Veneto con 32. L'elenco:
Lombardia 43;
Campania 35;
Veneto 32;
Piemonte 25;
Lazio 23;
Sicilia 21;
Emilia Romagna 18;
Puglia 17;
Toscana, Abruzzo 14;
Umbria 11;
Marche 10;
Sardegna 9;
Friuli Venezia Giulia, Liguria 6;
Calabria 5;
Valle d'Aosta, Estero 4;
Alto Adige 3;
Trentino, Basilicata 2;
Molise 1