video suggerito
video suggerito

Maxi truffa scoperta in Sicilia: oltre 3 milioni di litri di latte maltese venduti come italiano

È stata scoperta in Sicilia una maxi truffa alimentare dalla Guardia di Finanza, che ha rilevato l’introduzione, nell’ultimo anno, in un centro di stoccaggio di latte alimentare di circa 3 milioni di litri di latte pastorizzato di provenienza maltese. I presunti responsabili sono stati deferiti all’autorità giudiziaria competente per le ipotesi delittuose di falsità materiale e di frode in commercio.
A cura di Ida Artiaco
22 CONDIVISIONI
Immagine

Tra il 2024 e il 2025 oltre 3 milioni di litri di latte pastorizzato di provenienza maltese è stato venduto come italiano in alcune aree della Sicilia e dell'Italia. È questa la maxi truffa alimentare scoperta nell'ambito dei controlli a tutela del Made in Italy previsti dalla Cabina di Regia 2025 istituita presso il Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.

In particolare, i finanzieri del Nucleo p.e.f. di Ragusa, insieme ai funzionari dell'Ispettorato Centrale della tutela della Qualità e Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari (I.C.Q.R.F.) di Vittoria hanno ultimato in questo mese l'intervento nei confronti di un centro di stoccaggio di latte alimentare, proprio nel territorio ragusano, rilevando l'introduzione, nell'ultimo anno, di circa 3 milioni di litri di latte pastorizzato di provenienza maltese.

Il prodotto, successivamente immesso sul mercato attraverso operatori locali, è stato destinato a diversi caseifici inconsapevoli, operanti sia in Sicilia che in altre regioni. Le attività ispettive, condotte anche a valle della filiera presso gli stabilimenti acquirenti, hanno consentito di rilevare gravi irregolarità in merito all'indicazione dell'origine e del trattamento termico del latte impiegato.

In particolare, la documentazione del latte maltese è risultata alterata, riportando informazioni non veritiere circa l'origine del prodotto – presentata in alcuni casi come italiana o siciliana – e omettendo il trattamento di pastorizzazione subito all'estero, sostituito dalla dichiarazione di prodotto "crudo". Tali pratiche hanno indotto in errore le aziende casearie che acquistavano la materia prima le quali, nella convinzione di utilizzare latte siciliano, hanno invece impiegato latte estero per la produzione di formaggi a loro volta successivamente etichettati come italiani e in taluni casi come siciliani. I presunti responsabili sono stati deferiti all'autorità giudiziaria competente per le ipotesi delittuose di falsità materiale e di frode in commercio.

22 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views