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Massicce dosi di farmaci a pazienti senza motivo: infermiere arrestato per duplice omicidio a Catania

Dopo la riesumazione dei cadaveri, è emersa la presenza di dosi massicce di diazepam e midazolam, farmaci controindicati per le patologie delle pazienti decedute.
A cura di Antonio Palma
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Un infermiere è stato arrestato dalla polizia su disposizioni della magistratura con la pesantissima accusa di duplice omicidio di due pazienti che erano ricoverate nell'ospedale in cui l'uomo lavorava a Catania e alle quali sarebbero stati volontariamente somministrati farmaci controindicati per la loro patologia.

Nei confronti dell'infermiere 50enne, il giudice per le indagini preliminari del tribunale etneo ha messo infatti un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, su richiesta della locale procura della Repubblica che indagava sui due decessi sospetti, avvenuti mesi fa.

Il gip ha ritenuto valide le ricostruzioni a cui sono arrivati gli investigatori della squadra mobile e gli inquirenti della Procura di Catania dopo una serie di analisi, consulenze medico-legali e gli accertamenti tecnici.

Secondo l'accusa, alle vittime, due donne ricoverate in un reparto di Medicina e Chirurgia, sarebbero stati volontariamente somministrati farmaci non prescritti che avrebbero condotto le due donne al decesso durante il turno di lavoro di notte dell'infermiere.

La procura ritiene che l'uomo avrebbe somministrato alle donne dose massicce di farmaci Diazepam e Midazolam, "con modalità estranee a esigenze terapeutiche".

Come emerso dagli accertamenti tecnici e tossicologici, disposti dalla Procura dopo la riesumazione dei cadaveri, infatti, è emersa la presenza di dosi massicce di diazepam e midazolam, farmaci controindicati per le patologie di cui soffrivano, "pur a distanza di diversi mesi dalla morte".

"Sia nei campioni biologici dei due pazienti i dati relativi al Midazolam e al Diazepam sono compatibili con una somministrazione delle sostanze avvenuta pressoché contemporaneamente (…) determinando un aumento reciproco degli effetti tossici sull’apparato respiratorio. Considerando le condizioni cliniche delle due pazienti, la grave compromissione della loro funzione respiratoria avrebbe dovuto costituire una controindicazione specifica alla somministrazione" spiegano dalla Procura etnesa

Il quadro indiziario contro l0infermiere è arrivato dopo lunghe e complesse indagini. La misura cautelare nei confronti dell'uomo è stata firmata dal gip lo scorso 5 luglio ed è stata eseguita ieri, ma la notizia è stata diffusa solo oggi.

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