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Marianna Cendron scomparsa 10 anni fa, i genitori: “Ti immaginiamo viva ma non sappiamo dove cercarti”

Dieci anni fa è scomparsa Marianna Cendron, giovane di 18 anni di Castelfranco Veneto. La vicenda è ancora avvolta dal mistero. I familiari hanno scritto una lettera nella speranza di far riaprire il caso: “Ti immaginiamo viva, ma non sappiamo dove cercarti”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Il 27 febbraio di 10 anni fa spariva nel nulla Marianna Cendron, giovane di Castelfranco Veneto. La ragazza, allora 18enne, è sparita nel nulla dopo il turno di lavoro come aiuto cuoca al Golf club di Salvarosa.

Prima di andare via, la ragazza aveva lasciato dei biglietti con delle istruzioni per i colleghi, nulla che facesse pensare a un imminente allontanamento volontario. La vicenda, finita più volte sotto la lente di ingrandimento della stampa e della trasmissione "Chi l'ha visto?" che si occupa di persone scomparse, è ancora oggi un mistero.

Marianna Cendron oggi avrebbe 28 anni e i genitori, Pierfrancesco ed Emilia, hanno voluto scrivere una lettera a lei dedicata nella speranza di riaccendere i riflettori sul caso.

"Il 27 novembre hai compiuto 28 anni – scrive la famiglia adottiva della ragazza – e proviamo a immaginare che donna sei diventata. Sei libera o in pericolo? Quanto ci manchi, viviamo solo di ricordi. Non vediamo più il tuo sorriso, non sentiamo più la tua sensibilità rivolta sempre a chi era in difficoltà. Viviamo nel silenzio che ci logora, ma qualsiasi cosa sia accaduta non smettiamo di cercarti. Vogliamo risposte e verità. Dentro di noi sentiamo che sei ancora viva, ma non sappiamo dove cercarti. Mamma, papà e tuo fratello Giorgio".

Il giorno della scomparsa

Il 27 febbraio 2013, Marianna laciò lasciato ai colleghi del Golf Club di Salvarosa di Castelfranco Veneto alcuni bigliettini con delle istruzioni sul lavoro da svolgere. La 18enne avrebbe dovuto incontrare il fidanzato Michele Bonello presso il convitto dell'istituto alberghiero Maffioli, ma all'appuntamento non presentò mai: dopo aver lasciato il luogo di lavoro, Marianna scomparve nel nulla.

La giovane aveva lasciato l'abitazione dei genitori adottivi da circa un mese. Da qualche tempo soffriva di una forma di anoressia e viveva nell'abitazione del vicino di casa della famiglia. La scomparsa fu comunicata ai genitori solo dopo 24 ore e anche la denuncia ai carabinieri arrivò con colpevole ritardo. Con l'allora 18enne scomparvero anche i suoi cellulari e la bici con la quale si spostava quotidianamente per arrivare al lavoro.

L'ultimo segnale del telefono della 18enne fu tracciato in via dei Carpani, a pochi passi dai Giardini del sole, poi più nulla. Qualche giorno dopo, una mano ignota cancellò anche il profilo Facebook di Marianna. Tra le ipotesi battute a lungo dagli investigatori, quella di un un ritorno in Bulgaria dove la ragazza era nata ed era cresciuta in orfanotrofio. Con sé, però, Marianna non aveva né documenti né denaro.

Le indagini arenate

Poco tempo dopo la scomparsa, la macchina delle indagini iniziò a intopparsi. Le autorità interrogarono più volte i protagonisti della vicenda: il fidanzato Michele (all'epoca 18enne) e il vicino di casa, Renzo Curtolo. Nel 2018 per entrambi è sopraggiunta l'archiviazione del caso, anche se gli avvocati dei Cendron avevano chiesto più volte di riconsiderare alcune intercettazioni. 

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