Marano, i cittadini dichiarano guerra al biliardino: troppo rumore

Grida, bagordi e rumori molesti causati dal calcio balilla, tanto che un gruppo di residenti di Marano (Napoli) ha deciso di adottare il pugno duro contro uno dei giochi più amati dagli italiani: hanno sporto denuncia alla Procura della Repubblica, inviando nel contempo una missiva al primo cittadino del comune in provincia di Napoli, nel quale chiedono di emettere un’apposita ordinanza per “regolamentare o vietare lo svolgimento dell’attività rumorosa”. Come scrive il Mattino, in alcuni punti della cittadina, gli schiamazzi generati dalle gare di biliardino sono diventati l'incubo dei residenti.
“Siamo un gruppo di cittadini che vivono, purtroppo, nelle vicinanze di bar e punti di ritrovo – scrivono i cittadini – Volevamo porre alla sua attenzione la situazione di disagio che ci troviamo a vivere. E’ noto ormai a tutti che la maggior parte dei bar presenti sul territorio svolgono la propria attività all’esterno del locale adibito a tale scopo e occupano lo spazio antistante, sia pubblico che privato, con tavolini occupati da avventori che passano il loro tempo a giocare a carte. Ancor più grave è il rumore prodotto dall’utilizzo del calcio balilla, nella stragrande maggioranza dei casi piazzati all’esterno dei locali”.
I firmatari della missiva fanno notare come dalla loro abbiano delle sentenza della Corte di Cassazione, relativo all’inquinamento acustico, ai rumori provocati dagli avventori dei bar e alla possibilità di poter sequestrare i locali. L’articolo di riferimento è il 659, comma 1 del codice di procedura penale."La violazione dell’articolo 659, comma 1, si configura attraverso qualsiasi attività atta ad arrecare disturbo al riposo e alle occupazioni delle persone indipendentemente dalla fonte sonora, che può consistere anche nell’esercizio di un mestiere rumoroso”. Coloro che non rispettano l'ordinanza rischiano da una sanzione pecuniaria fino all'arresto.