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Mara Favro, oggi l’ultimo saluto alla 51enne scomparsa un anno fa. La difesa: “Nel burrone non è finita da sola”

Si terrà alle 11 di oggi, sabato 6 settembre, l’ultimo saluto a Mara Favro, la 51enne scomparsa in Val di Susa l’8 marzo 2024. Per la sua morte è stato aperto un fascicolo d’inchiesta che ipotizza l’omicidio e l’occultamento di cadavere. L’avvocato Saraniti, che segue la famiglia della 51enne, e il consulente Fabrizio Pace hanno raccontato a Fanpage.it a che punto sono le indagini: “I resti di Mara erano in un dirupo, non ci è finita da sola.
A cura di Gabriella Mazzeo
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È previsto per oggi sabato 6 settembre alle 11 l'ultimo saluto a Mara Favro, la donna scomparsa l'8 marzo 2024 in Val di Susa. I suoi resti sono stati rinvenuti nel febbraio 2025, quasi un anno dopo la sua scomparsa, nei boschi della Val di Susa. Si tratterà di una cerimonia senza una bara: le esequie si sono infatti tenute in forma strettamente privata martedì 2 settembre, mentre oggi si terrà una cerimonia in suo ricordo nella cattedrale di San Giusto a Susa, intorno alle 11.

"La famiglia ha voluto mantenere uno stretto riserbo sulla celebrazione delle esequie e ha deciso di rendere pubblica solo questa cerimonia – ha spiegato a Fanpage.it l'avvocato Roberto Saraniti, che segue la famiglia della donna sparita nel nulla dopo aver terminato il suo turno di lavoro nella pizzeria di Chiomonte dove faceva la cameriera -. Nel frattempo le indagini vanno avanti, l'autopsia ha parlato di fratture con traumatismo da precipitazione, ma purtroppo decretare con esattezza la causa della morte non è semplice. Le analisi non l'hanno evidenziata in maniera chiara e inequivocabile, anche perché purtroppo i resti erano pochi. La consulenza non esclude eventuali cause di morte violenta. Bisognerà proseguire le indagini, la palla passa al pubblico ministero".

Mara Favro, 51 anni.
Mara Favro, 51 anni.

Il consulente della famiglia Fabrizio Pace: "Mara non si è gettata nel burrone da sola"

"Ritengo che Mara sia stata gettata dal dirupo e che non ci sia finita da sola – ha spiegato a Fanpage.it Fabrizio Pace, vicepresidente dell'Associazione Penelope Piemonte e consulente della difesa della famiglia Favro -. Non credo si tratti neppure di suicidio. Le ferite sono perimortali, quindi ad oggi non sappiamo se quelle lesioni siano la causa della morte o se siano state procurate dopo il decesso". Il fascicolo d'indagine, che ipotizza l'omicidio con occultamento di cadavere, non è chiuso. Indagati per la morte di Favro sono il titolare della pizzeria dove la donna lavorava, Vincenzo Milione, noto come Luca e l'ex dipendente Cosimo Esposito.

"Non possiamo al momento capire se Mara sia finita nel burrone da viva o da morta, a prescindere dalle responsabilità di terzi – ha continuato Pace -. L'indagine non è conclusa e siamo convintissimi che si possa arrivare alla verità. Basti pensare che è la prima volta in Italia che gli investigatori hanno seguito le istanze dei familiari e che da un caso di scomparsa si sia arrivati a un'indagine per omicidio e occultamento di cadavere nonostante non fossero ancora stati ritrovati i resti".

Pace ha infatti spiegato che l'esposto in Procura dei familiari ha spinto chi indagava sulla strada dell'omicidio, anche se in assenza di un cadavere. "La parte offesa è stata ascoltata e proprio per questo motivo c'è stata l'apertura di un'indagine. I resti di Mara sono stati cercati anche grazie al fascicolo d'inchiesta esistente, le forze dell'ordine hanno fatto un lavoro incredibile anche sulla ricerca".

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