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La morte di Manuela Murgia

Manuela Murgia, i Ris tornano nel canyon di Tuvixeddu: “Accertamenti per chiarire la dinamica dell’omicidio”

Sopralluogo dei Ris nel canyon di Tuvixeddu, dove nel febbraio 1995 fu trovato il corpo della 16enne Manuela Murgia. Sul caso si indaga per omicidio. L’avvocata della famiglia: “Accertamenti utili per capire la dinamica del fatto”.
A cura di Eleonora Panseri
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Manuela Murgia
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Sopralluogo dei Carabinieri del Ris (Reparto investigazioni scientifiche) di Cagliari nel canyon di Tuvixeddu dove 30 anni fa, nel febbraio 1995, fu trovato il corpo della 16enne Manuela Murgia.

Nella mattinata di oggi, giovedì 20 novembre, i militari sono tornati sul posto con metal detector e macchina fotografica per raccogliere materiali, come terriccio o arbusti, da comparare con quelli rinvenuti sui vestiti della ragazza, come confermato a Fanpage.it dall'avvocata Giulia Lai, la legale che con i colleghi Mele e Marras difende la famiglia.

"Si tratta di uno degli adempimenti che i Ris devono eseguire all'interno dell'incidente probatorio. Tra le analisi disposte ci sono anche quelle merceologiche, ovvero l'identificazione e la comparazione dei materiali trovati sui vestiti di Manuela, i jeans, il maglioncino, come il terriccio e il tipo di vegetazione", ha spiegato.

Il caso, archiviato più volte come suicidio, è stato riaperto per omicidio volontario sulla base di nuovi elementi. Prima fra tutti la relazione medico legale firmata dal professor Roberto Demontis. Al momento c'è un unico indagato, l'ex fidanzato della ragazza, Enrico Astero, che si è sempre detto estraneo alla vicenda.

"Adesso è necessario capire se i materiali sono gli stessi che sono stati rinvenuti o se sono differenti rispetto a quelli che si trovano a Tuvixeddu", aggiunge l'avvocata.

Nel caso in cui non dovessero corrispondere solo a quelli che si trovano del canyon, prenderebbe piede l'ipotesi che la ragazza sia stata portata lì in un secondo momento.

"Se invece sono solo di Tuvixeddu, allora è evidente che è deceduta in quel luogo. – precisa Lai – Si tratta di accertamenti sicuramente utili per capire la dinamica del fatto".

I Ris infatti non sono stati incaricati solo di cercare il Dna, ma anche di capire "da dove provenissero i materiali trovati sul corpo, comprese le macchie di olio che noi abbiamo visto. Noi parliamo di ‘olio' ma bisogna capire di cosa si tratta", aggiunge l'avvocata.

L'11 dicembre era attesa l'udienza dell'incidente probatorio, durante la quale i Ris avrebbero dovuto esporre i risultati delle varie analisi disposte dal giudice. Ma, ci spiega ancora Lai, potrebbe slittare: "I Ris hanno chiesto altri 21 giorni proprio perché era necessario fare questo sopralluogo. L'11 conosceremo la nuova data".

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