Mangiano i funghi raccolti da un amico a pranzo, in 4 finiscono in ospedale per intossicazione

In quattro sono rimasti intossicati da funghi nelle Marche. Il gruppo di amici è infatti arrivato nel Pronto soccorso di Ascoli dopo aver mangiato i funghi raccolti da uno di loro. I medici hanno riconosciuto dal vomito e dalla dissenteria che i pazienti erano nel pieno di un'intossicazione.
I quattro hanno raccontato di aver mangiato i funghi sia cotti che crudi durante un pranzo in un'abitazione privata e di essersi poi recati in pronto soccorso a causa del forte malessere. Uno dei quattro aveva portato in dono quanto raccolto nel bosco, definendosi "esperto in materia".
Il sospetto iniziale era che i 4 potessero aver mangiato funghi della specie Amanita falloide o virosa. Con il consulto del Cav di Roma, i sanitari hanno somministrato ai pazienti alte dosi di acetilcisteina. Solo in seguito, i medici hanno capito che i 4 avevano cucinato un fungo altamente tossico, ma non particolarmente velenoso. I quattro sono stati dimessi poco dopo e ora stanno bene.
"La maggior parte delle intossicazioni di questo tipo è determinata dalla mancanza di controlli – ha fatto commentato l'Ast di Ascoli – o da raccolte effettuate in luoghi non idonei e errori durante la preparazione, anche in caso di specie commestibili". L'Ast ha invitato i cittadini a non fidarsi ciecamente solo della propria esperienza, ma a far controllare i funghi raccolti da un micologo dell'Azienda sanitaria.
Le intossicazioni da funghi sono purtroppo comuni con una frequenza più alta nei mesi autunnali. I rischi si estendono anche ad alcune specie commestibili: se conservate in buste di plastica, a temperature superiori ai 4°C per più di 4 giorni, o cucinate scorrettamente, possono risultare tossiche. Alcuni funghi vanno infatti bolliti prima di essere cucinati per 15 o 20 minuti per eliminare le tossine che contengono.